Bella e partecipata la cerimonia organizzata dalla Sezione ANPI Val Vibrata al parco Sandro Pertini a Nereto con l’apposizione di una corona d’alloro in onore dei partigiani e della lotta di Liberazione. Hanno presenziato per l’Amministrazione Comunale gli assessori Comunali Fiorella Iachini e Giacomo Mistichelli.
Sono intervenuti per portare il proprio contributo Tito Rubini, Foschi Galileo e Stefano Di Biase, in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in guerra, mentre è stata data lettura di un appassionante messaggio della professoressa Italia Iacoponi che, avendo vissuto durante la seconda guerra mondiale e ricordando personalmente il 25 aprile del ’45, il giorno della Liberazione dal nazifascismo, ha ricordato che “La nostra Costituzione è nata dalla Resistenza questa è la nostra storia, questa è la nostra realtà storica. I nostri morti della Resistenza senza retorica hanno restituito all’Italia e a ognuno di noi libertà e dignità, dopo il ventennio fascista. Carissimi a ognuno di noi il compito di non tradirli, disperdendo la Storia in schermaglie di politica spicciola. Dobbiamo tutti camminare alto, lavorare insieme per una società più giusta, culturalmente preparata per essere credibili. Dobbiamo camminare alto, giovani e meno giovani, con umiltà e con intelligenza per ritrovarci insieme in un percorso di crescita.”.
L’Anpi Val Vibrata ha sottolineato come la Festa del 25 Aprile celebra la Liberazione del paese dal nazifascismo, ovvero la Liberazione dall’oppressione della dittatura fascista e dell’occupante suo alleato; è grazie alla Resistenza ed al sacrificio dei Partigiani che si è generata la lotta di popolo per porre fine alla ignominia della dittatura fascista e liberare l’Italia dai nazisti.
Il Presidente dell’Anpi Val Vibrata ha richiamato, a questo proposito, le parole di Piero Calamandrei di strabiliante attualità “…Finita e dimenticata la resistenza, tornano di moda gli scrittori della desistenza: e tra poco reclameranno a buon diritto cattedre ed accademie. Sono questi i segni dell’antica malattia. E nei migliori, di fronte a questo rigurgito, rinasce il disgusto: la sfiducia nella libertà, il desiderio di appartarsi, di lasciare la politica ai politicanti. Questo è il pericoloso stato d’animo che ognuno di noi deve sorvegliare e combattere, prima che negli altri, in sé stesso: se io mi sorprendo a dubitare che i morti siano morti invano, che gli ideali per cui sono morti fossero stolte illusioni, io porto con questo dubbio il mio contributo alla rinascita del fascismo”.
L’Antifascismo è, pertanto, un valore fondante della nostra Repubblica e della nostra Costituzione.
Per queste ragioni l’Anpi Val Vibrata ha sottolineato la imprescindibile necessità che tutti, in primis le Istituzioni e le Amministrazioni Comunali, devono compiere il passo decisivo che unisce il popolo in termini ideali e valoriali, riconoscendosi, in modo vero, autentico e completo, nel valore dell’antifascismo quale principio fondante della nostra Costituzione e per compiere questo passo occorre darne prova concreta nelle scelte politiche ed amministrative di ogni giorno: percorso lontano dal compiersi se si decide di intitolare una Via del paese ad Almirante, che aderendo con convinzione al regime, ne ha virilmente e completamente interpretato cultura e riferimenti ideali, approvandone ogni e qualsiasi implicazione di violenza squadrista, di sopraffazione sociale e politica, di annullamento delle libertà e dei diritti, e di affermazione della concezione e della cultura della razza.
Del pari appassionata e partecipata la cerimonia organizzata dalla Sindaca, professoressa Anna Ciammariconi, e dall’Amministrazione Comunale di Torano Nuovo: all’intervento della Sindaca, per la quale “Riconoscersi nel 25 Aprile vuole dire riconoscersi nei valori e nei principi della Costituzione.
Ci sono date simbolo che hanno il compito di unire intorno ad una comune coscienza costituzionale”, ha fatto seguito quello molto appassionato del baby Sindaco. L’Avv. Matteo Settepanella, in rappresentanza dell’ANPI Val Vibrata, ha dato lettura del monologo dello scrittore e giornalista Antonio Scurati, censurato, solo qualche giorno fa, dalla Rai, e di cui è importante evidenziare le ultime frasi: “Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana”.