Teramo. Vincenzo Piero Di Felice, manager di una multinazionale farmaceutica, 57 anni, sposato con Roberta, padre di due figlie: Andrea e Giorgia, residente a Nereto, è stato nominato, con voto unanime, Presidente della Fondazione Tercas nel corso di una riunione del Consiglio di Indirizzo dell’Ente che si è tenuta oggi pomeriggio in Palazzo Melatino.
Piero Di Felice, componente dell’attuale Consiglio di Indirizzo dal settembre 2020, aveva già ricoperto questo incarico per un quinquennio, dal 2006 al 2011, con l’allora Presidente Mario Nuzzo.
E’ stato componente del Consiglio di Amministrazione di Banca CARIPE, dal 2011 al 2013, nonché, dal 2014, assessore e vice sindaco dell’amministrazione comunale di Nereto.
Resterà in carica per i prossimi quattro anni.
In un breve intervento, con cui ha ringraziato i colleghi per la fiducia che hanno ritenuto di accordargli, Piero Di Felice ha cosi affermato:
“Il voto unanime oggi espresso per la nomina del Presidente della Fondazione Tercas testimonia l’esistenza di un sentimento di cordialità e sensibilità istituzionale che non dovrà mai disperdersi e che onora il prestigio dell’Ente di cui siamo amministratori saggi, indipendenti e responsabili.
Sarà un onore per me lavorare insieme a voi con questa nuova carica.
Sarò Presidente – nei comportamenti, negli atteggiamenti, nelle iniziative e negli atti che assumerò – con i modi che lo Statuto impone debba assumere ogni Presidente della Fondazione Tercas.
Ricorderò sempre, a noi tutti, il dovere che abbiamo di affermare la nostra indipendenza nello svolgimento del nostro mandato e di lavorare con lealtà per affermare la mission che siamo chiamati ad attuare: promuovere il bene comune e favorire lo sviluppo economico culturale e sociale del nostro territorio di riferimento.
Delle due presidentesse che mi hanno preceduto: Enrica Salvatore e Tiziana Di Sante, avrò la stessa abnegazione nell’esercizio della carica e non mi mancherà tutto ciò che ho imparato dagli insegnamenti del compianto Presidente Mario Nuzzo che saranno mia continua fonte di ispirazione.
E a Mario Nuzzo rivolgo, oggi, un grato e commosso pensiero”.