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Teramo

Gabi Minedi: l’artista abruzzese espone a Salerno

Sayonara Tortoreto

La Galleria Sandro Bongiani Arte Contemporanea, inaugura oggi, domenica 15 settembre 2024 alle 18, in coincidenza con il tema “Stranieri Ovunque”, la mostra retrospettiva dell’artista italiana Gabi Minedi dal titolo: “Presenze insolite in attesa di un esistere”.

 

Un evento a cura di Sandro Bongiani in contemporanea con la 60″^ Biennale di Venezia 2024. Quella di Gabi Minedi è un’ulteriore proposta ai margini del sistema dell’arte ufficiale, vengono presentate per l’occasione 40 opere eseguite dall’artista tra il 1990 e il 2024. Conosciuta per la leggerezza, l’originalità e la sintesi dei suoi personaggi ironici e beffardi, Gabi Minedi ci costringe a riflettere sulla vita e sul destino infame dell’uomo contemporaneo.

Non conformata a nessun movimento artistico collettivo, irrequieta e nel contempo solitaria, l’artista nel suo viaggio rappresenta insolite presenze dall’apparenza deformata, svuotata e inquieta, in un percorso esistenziale trasgressivo, condizionato dagli eventi che riemergono dal fondo della tela con esseri precari carichi di malinconia e di solitudine, definiti in modo essenziale da un colore primario e da una rappresentazione sintetica giocata sul contrasto delle tinte. Gabi Minedi nasce in Abruzzo, vive e lavora tra Tortoreto Lido, San Benedetto del Tronto e Palma De Mallorca. Dipinge sin da bambina. Dal 1970 è presente in Collezioni, Gallerie e Musei Internazionali di Argentina, Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Malta, Spagna, Stati Uniti d’America, Svizzera, Venezuela. Architetto di formazione, alterna l’attività pittorica con scultura, grafica, scenografia e designer.

“Nella sua pittura – scrive Sandro Bongiani – i suoi personaggi ibridi urlano da tempo a bocca aperta contro la tirannia dell’uomo con insoliti innesti e protesi, esseri che al posto delle gambe possiedono ruote a forma di orologio, valigie, televisori al posto della testa, girandole come meteoriti che cadono dal cielo assieme ai nostri stupidi e inutili sogni, astronavi in attesa di spiccare il volo rinate dalla fantasia ma anche dalla memoria. Un viaggio sottile e solitario in cui recuperare l’essenzialità delle cose in senso poetico”. La mostra resterà aperta fino al 19 ottobre in via Salvatore Calenda, 105 a Salerno.

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