Concluso il dibattito che ha interessato ampia parte del Consiglio Comunale di ieri sera, la maggioranza puntualizza alcuni passaggi fondamentali relativi allo sgombero dell’ area dell’ex depuratore. L’obiettivo è fugare ogni residua inesattezza o strumentalizzazione, ristabilendo la verità dei fatti.
1. Le persone che alloggiavano nel perimetro del campetto, assistite dagli operatori dei Servizi Sociali per tutta la durata delle operazioni di sgombero, hanno rifiutato la soluzione abitativa loro proposta dal Comune di Giulianova. I signori, sostenuti nei bisogni primari, sono stati affidati ai familiari.
2. Come già chiarito dall’assessore all’ Ambiente, nell’area in questione non sono stati movimentati materiali in amianto. La struttura in eternit che insiste nel perimetro, non coinvolta nelle operazioni di venerdì, sarà rimossa da una ditta specializzata nel rispetto della normativa vigente. Nessun pericolo per la salute pubblica, dunque, né presente né futuro.
3. L’ Amministrazione Comunale, consapevole di essere parte integrante del sistema democratico del Paese, è disposta ad interloquire con Campetto Occupato non appena il gruppo si sarà costituito in regolare associazione. A quest’ultima sarà riservato lo stesso ascolto di cui godono tutte le realtà associative operanti sul territorio giuliese. In nome dei principi di legalità e costituzionalità su cui si fonda lo Stato italiano, non saranno tollerati atteggiamenti ricattatori, vessatori o intimidatori, messi in atto per ottenere una qualsiasi forma di disparità di trattamento.
4. Invitiamo le forze consiliari d’ opposizione a collaborare al mantenimento dei principi di pacifica convivenza, a condannare apertamente l’abusivismo ed ogni forma di prevaricazione, a favorire, con convinzione, tutte le iniziative che promuovano legalità e buon governo.