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Teramo

Giulianova, centro alzheimer e distretto sanitario non possono coesistere: l’ordine del giorno

A qualcuno sembra una buona idea ridurre da 45 a 20 i posti destinati ai malati di Alzheimer per fare spazio ai Servizi distrettuali e al Dipartimento di Prevenzione attualmente ubicati presso l’ex Ospizio Marino.

Sembra anche una buona idea spendere 300 mila euro per attuare questo trasferimento in un posto con problematiche di accesso e uscita evidenti, basti osservare con i propri occhi la stradina in pendenza che sbocca sulla trafficatissima statale 80.

Sembra invece irrilevante il disagio che creeranno solo 20 parcheggi che saranno ancora meno, tolti quelli che occuperanno i dipendenti, quando lì arriveranno i numerosi utenti che quotidianamente avranno bisogno dei vari servizi: scelta del medico, vaccinazioni, visite specialistiche, rinnovo patente, familiari dei ricoverati o assistiti dal Centro Diurno, etc.

Sembra normale ignorare le indicazioni delle nuove Linee guida per il Morbo di Alzheimer che danno molta importanza ai Servizi Diurni come parte rilevante dei Centri per le Demenze.

Noi pensiamo, invece, che le soluzioni del tipo “né carne né pesce” siano dei pastrocchi malriusciti sempre a scapito dei cittadini con sperpero del denaro pubblico.

Per questo motivo, tramite i nostri consiglieri, abbiamo presentato al Consiglio Comunale un Ordine del Giorno Urgente, per chiedere che la RSA di Bivio Bellocchio sia destinata interamente al Centro per le Demenze con annesso Centro Diurno per l’Alzheimer.

Vi invitiamo a leggerlo come approfondimento e come riflessioni per sostenere la cultura della Cura che può diventare il fiore all’occhiello per la nostra Città.

 

ORDINE DEL GIORNO URGENTE

Oggetto: Il Centro Alzheimer e il Distretto sanitario non possono coesistere. La RSA di Bivio Bellocchio sia destinata interamente al Centro per le Demenze con annesso Centro Diurno per l’Alzheimer.
Abbiamo appreso dell’imminenza dell’inizio dei lavori edili ed impiantistici nella RSA di Bivio Bellocchio per l’attivazione della RSA e la contestuale allocazione dei Servizi distrettuali e del Dipartimento di Prevenzione.
Per tali lavori si dovranno spendere da parte della ASL oltre 300.000 euro.
Vorremmo invitare a riflettere su questa scelta per i seguenti motivi:
1) C’è purtroppo un forte bisogno di Centri per Alzheimer con sufficiente numero di posti letto e con spazi adeguati per Centri Diurni Alzheimer.
2) Nella ASL della provincia di Teramo, rispetto alle altre ASL c’è una notevole sproporzione: alla rete residenziale per anziani e demenze, infatti, il governo regionale ha assegnato alla ASL di Teramo solo 77 posti accreditati, su un totale di 949.
3) La Giunta Regionale D’Alfonso e il manager della ASL di Teramo dell’epoca avevano destinato la struttura di residenza sanitaria di Bivio Bellocchio a Centro di riferimento regionale per i malati di Alzheimer e il Declino cognitivo nelle sue varie forme con una capienza di 45 posti.
4) Ora invece viene deciso di far coesistere il Centro per i malati di Alzheimer con i Servizi distrettuali e il Dipartimento di Prevenzione attualmente ubicati nell’edifico dell’ex Ospizio marino, luogo facilmente raggiungibile e con ampia disponibilità di parcheggi.
5) Questa decisione comporta il dimezzamento dei posti a disposizione per i malati di Alzheimer, riducendoli da 45 a circa 20.
6) All’esterno della struttura esistono circa 20 parcheggi: considerando quelli occorrenti agli addetti ai servizi, i rimanenti sarebbero decisamente insufficienti per i numerosi utenti che quotidianamente avrebbero bisogno dei vari servizi: scelta del medico, vaccinazioni, visite specialistiche, rinnovo patente, familiari dei ricoverati o assistiti dal Centro Diurno, etc.
7) L’edificio di Bivio Bellocchio si trova al di sotto del livello della strada statale 80 e presenta una stradina di accesso in pendenza che sbocca sulla trafficatissima statale 80: tutto ciò comporterebbe per i numerosi utenti dei servizi distrettuali l’avere a che fare con pericolosi ingressi e soprattutto uscite sulla statale 80.
8) Sarebbe difficilmente frequentabile da persone anziane che non utilizzano l’auto, perché lì non ci sono marciapiedi e la strada per Teramo è molto trafficata.
9) È sbagliato perdere l’occasione di dedicare l’intera struttura alla sua originaria destinazione, rendendo così concrete le indicazioni delle nuove Linee guida per l’Alzheimer che danno molta importanza ai Servizi Diurni come parte rilevante dei Centri per le Demenze.
Su quest’ultimo aspetto ci soffermiamo per evidenziare le importanti novità delle suddette Linee Guida:
• “I Centri Diurni Alzheimer non sono semplici strutture di parcheggio per anziani con demenza gravi e inguaribili, ma hanno un preciso obiettivo sanitario: quello di offrire ai pazienti più complessi un servizio di elevata qualità, che alleggerisca i Pronto Soccorso e i reparti ospedalieri dove i disturbi della malattia non trovano risposte adeguate, spesso per di più aggravandosi.”
• “Numerosi studi hanno definito le tecniche di stimolazione cognitiva e terapia occupazionale in grado di migliorare e mantenere le capacità delle persone con demenza. Con la musica o gli animali, con l’arte-terapia o la stimolazione multi-sensoriale si riesce anche ad aumentare il benessere psicologico e a ridurre i disturbi del comportamento.”
• “Questi interventi, richiedono spazi fisici pensati, fin dalla progettazione, per persone con demenza. I requisiti architettonici dei Centri Diurni devono garantire sicurezza, ma devono anche essere comprensibili, familiari, stimolanti, gradevoli, sia all’interno che all’esterno della struttura, con la presenza di giardini appositamente disegnati. Aumentare il benessere quotidiano dei pazienti è del resto il primo requisito per curarne l’agitazione, oltre che per garantirne la dignità.”
• “Per una malattia che purtroppo non ha ancora terapie definitive esistono comunque tanti tipi di cura che, in mani esperte, possono migliorare notevolmente la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari. Cure che trovano applicazione ideale in un Centro Diurno con caratteristiche adeguate. Nella struttura, tra l’altro sarebbero occupate figure professionali indispensabili ai Centri Diurni: infermieri e fisioterapisti, ma anche psicologi, terapisti occupazionali, educatori, operatori addestrati a lavorare con interventi personalizzati.”
Ci sembra di aver elencato una serie di buone ragioni affinché si rifletta sull’importanza e sulla lungimiranza di avere a Giulianova un Servizio interamente dedicato alle Demenze contenente anche un moderno Centro Diurno Alzheimer, trovando una collocazione differente e più idonea per i Servizi distrettuali e del Dipartimento di Prevenzione.

 

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