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Teramo

Giulianova, cittadinanza revocata a Mussolini: le reazioni

Ringrazio il sindaco di Giulianova e tutto il Consiglio comunale per aver dato un importante segnale che ribadisce i valori fondanti alla base della nostra Repubblica. Revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini è un atto tutt’altro che anacronistico: rinsaldare i valori costituzionali di democrazia e antifascismo è più che mai necessario, al fine di conservare la memoria storica del nostro Paese e, quindi, evitare derive fasciste in qualunque forma e contesto si presentino.

 

In Italia, a distanza di 79 anni dalla liberazione dal regime fascista e dall’occupazione nazista, Mussolini è ancora cittadino onorario in moltissimi Comuni. L’Amministrazione di Giulianova in Abruzzo ha tracciato una strada che auspico seguiranno anche altri comuni della regione” così il Capogruppo di Opposizione in Consiglio regionale Luciano D’Amico sull’approvazione della Mozione presentata dal Consigliere comunale Di Massimantonio e votata all’unanimità del Consiglio comunale di Giulianova.

Daniele Di Massimantonio. Non saranno mica impazzite le redazioni dei quotidiani nazionali (o quantomeno di alcuni)? Dare risalto ad un fatto così irrilevante, definito dall’amministrazione comunale giuliese e dalle forze di maggioranza: “inutile e strumentale, frutto della provocazione di un perditempo”. Mi viene da sorridere al pensiero che, in questo momento, numerosi lettori italiani, o almeno quelli che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, stiano elogiando il sindaco di Giulianova per la decisione presa, vale a dire sostenere la mozione per la revoca della cittadinanza onoraria al Duce del Fascismo. Se solo sapessero… Se solo conoscessero il tenore degli interventi di sindaco e consiglieri di maggioranza, il ludibrio e le offese che ho ricevuto, solo per il fatto di aver presentato la suddetta mozione.
Ma questo non è importante. Quel che ci preme davvero sottolineare è il fatto che, in questa nostra cittadina, abbia vinto ancora una volta l’antifascismo!

 

Associazione Nuove Sintesi. Per l’ennesima volta constatiamo che la politica, non solo nazionale, ma in particolar modo quella territoriale pensando di ammantarsi di credibilità e soprattutto di “responsabilità morale e civile” non fa che, una volta di più, macchiarsi di grottesco.

E ciò che stiamo affermando non è figlio di pregiudizio ideologico, ma si muove spontaneamente sulla scorta di ciò che ai giorni nostri sentiamo mancanza spasmodica : IL BUON SENSO.
In primis poiché la maggior parte delle infrastrutture ed opere che furono costruite dal su citato sono in parte ancora godibili e sfruttate dalla cittadinanza e dai turisti ed oltre ad testimonianza storica sono ormai tratto imprescindibile e caratteristico della cittadina. Questo è un dato di fatto oggettivo e non opinabile, ma se si vuole eventualmente, vista la follia dilagante, si potrebbe pensare anche di mettere al bando gli stili architettonici come il liberty ed il razionalista in nome della cultura della cancellazione.

In secondo luogo il diretto interessato da questo provvedimento è ascrivibile fra “I PIÙ” ormai dal 1945, ergo le questioni di noi viventi non crediamo che possano riguardarlo più tanto men che meno queste beghe.
Più edificante sarebbe portare istanze atte a salvaguardare la cittadinanza dalle decisioni che vengono prese a chilometri e chilometri di distanza dalla tanto amata Unione Europea che di tutto ha contezza forché delle unicità e delle tradizioni del nostro territorio.

In terzo luogo ,come se ce ne fosse bisogno ,continuate a dimostrare come Benito Mussolini, al netto di luci ed ombre, sia l’unico personaggio storico su cui la damnatio memoriae debba essere continua e reiterata. A corroborare risulta evidente che per la maggior parte dei protagonisti di questa triste vicenda probabilmente abbiano avuto degli insegnati di storia non abbastanza qualificati poiché l’unica nozione che si evince abbiano insegnato a dovere è quella dell’ ANTIFASCISMO utile strumento retorico che serve ad evitare di entrare nel merito delle vicende storiche con onestà intellettuale e profondità. Visto che per funzionare bene l’ ANTIFASCISMO ha un bisogno spasmodico della presenza puranco ectoplasmatica di “sua Eccellenza” ,non credo che sia utile, per la vostra causa , procedere in questa continua opera di rimozione per due semplici ragioni:

1 chi non conosce gli avvenimenti potrebbe incuriosirsi e svolgere autonomamente ricerche storiche, quindi ritrovandoci con il rischio fra qualche anno di avere nati nel 21esimo secolo simpatizzanti del fascismo.

2 senza “l’uomo nero” verrebbe a mancare l’ingrediente principe della “torta” ed al giorno d’oggi è assai difficili individuare ed attaccare dialetticamente gli attori contemporanei che agiscono fattivamente nella realtà di tutti i giorni.

Giulianova è stata governata per anni dal PC. Nessuna richiesta del genere era mai stata presentata. Forse perché avevano lo sguardo sulle problematiche dei cittadini?

In attesa che arrivi un momento in cui ci sia una lettura equidistante ed oggettiva della nostra storia del 900 del secolo scorso non possiamo che rinnovare i nostri più cordiali saluti.

Associazione Nuove Sintesi – Pensiero Ribelle

 

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