
Si è conclusa sabato sera, al Kursaal, la rassegna di film d’autore “Giulianova d’Essai”, iniziata lo scorso 8 febbraio. Tra il pubblico, anche stavolta numerosissimo, molti ragazzi.
La manifestazione, patrocinata dal Comune di Giulianova, è stata organizzata dall’ Assessorato alla Cultura e da CineMusicaNova.
“Ringrazio Nino Di Berardino e l’associazione organizzatrice – ha sottolineato l’assessore Nausicaa Cameli- Ringrazio soprattutto quanti hanno apprezzato il programma e seguito gli appuntamenti. Siamo particolarmente soddisfatti, questa sera, per la presenza di tanti giovani. La rassegna, peraltro, è nata per mantenere viva la passione per il grande schermo e sollecitare le nuove generazioni perché ne capiscano e conoscano la bellezza.”
Trattenuto a casa da una brutta influenza, è intervenuto da remoto Paolo Setta, uno dei protagonisti del film. All’attività sul set, l’attore ha aggiunto l’impegno nella cooperativa “Il Bosso”, che opera nel settore del turismo responsabile e che ha fatto del territorio di Bussi sul Tirino una meta di enorme attrattiva naturalistica.
“Quando vorrete, sarò ben lieto di venire a Giulianova e trascorrere una serata a parlare di cinema, di territorio, di turismo – ha detto – Sono molto contento che “La Guerra degli Antò”, a distanza di 25 anni, sia ancora un film attuale, attuale nella sua bellezza, nei suoi ideali, nei suoi valori, e che faccia ancora da sprone, che induca a delle riflessioni. Il futuro della nostra regione, dei nostri paesi, delle nostre comunità, sono i giovani, che invece hanno spesso un ruolo marginale. Anch’io, nonostante i miei 45 anni, mi sento un po’ giovane e e continuo a lottare, in ambito culturale e turistico, perché i nostri paesi possano essere più ambiziosi, non presuntuosi ma “ambiziosi”. Forse mi porto dentro quell’essere punk, quell’essere Antò, quel voler tenere la schiena dritta. L’augurio che faccio a voi, all’ Abruzzo, a Giulianova, è allora di essere, non solo gentili, ma, come i quattro ingenui e genuini eroi del film, positivamente rivoluzionari.”