Giulianova, diffamazione social: il sindaco si oppone all’archiviazione
Il tribunale però lo condanna a pagare le spese. Cittadini difesi dall'avvocato Mastromauro
Giulianova. Il gip aveva archiviato la querela per diffamazione, ritenendo i giudizi espressi sui social rientranti nel diritto di critica. Di fronte al decreto di archiviazione, però, si era opposto anche il sindaco Jwan Costantini che riteneva che quei post fossero lesivi anche della sua reputazione.
Merita di essere ricostruita, nel dettaglio, il recente provvedimento del tribunale di Teramo che ha chiuso una vicenda sui social.
Cinque giuliesi, infatti, erano stati querelati da una famiglia di imprenditori per il taglio di alcuni alberi secolari, effettuati sul lungomare nord di Giulianova, per dei lavori in una villa di proprietà.
Il procedimento penale per diffamazione aggravata, però, era stato archiviato dal gip all’inizio dell’anno.
Il sindaco Jwan Costantini, aveva proposto reclamo contro la decisione del GIP che aveva aderito alla linea difensiva dell’avvocato Francesco Mastromauro, ex sindaco, secondo il quale i commenti dei cittadini giuliesi non avevano violato norme penali, dovendosi ritenere esercizio del diritto di critica, tutelato dall’art. 21 della Costituzione. Costantini invece, ritenendo che avevano arrecato danno anche alla sua reputazione, sosteneva che avrebbe dovuto ricevere l’avviso di fissazione di udienza dinanzi al gip del tribunale di Teramo.
Il Tribunale, invece, nell’accogliere la tesi difensiva di Mastromauro, ha dichiarato l’inammissibilità del reclamo proposto dal sindaco Costantini, perché sprovvisto della legittimazione ad agire in sostituzione della famiglia Passaqua, confermando l’assoluzione dei cittadini giuliesi.
Il giudice ha altresì condannato Jwan Costantini al pagamento delle spese del procedimento (diverse migliaia di euro) oltrechè al versamento di una somma a favore della cassa delle ammende.