Giulianova, Ente porto, nomine al veleno: continua lo scontro
Attacco di Nos-Noi Coltura politica e la replica di Ferrante che minaccia querele
Giulianova. Continuano a manifestarsi polemiche e prese di posizione sul rinnovo del consiglio di amministrazione dell’Ente porto di Giulianova. Con particolari attenzione a due aspetti: la mancato rispetto della cosiddetta parità di genere e la posizione del presidente confermato Fabrizio Ferrante.
“Nessun dubbio, dunque, sulla natura dell’Ente Porto e sul fatto che debba uniformarsi alle norme e alle regole di buona amministrazione che l’ordinamento dispone nei confronti degli enti locali”, la nota dei gruppo consiliare Nos-Noi Coltura Politica.
“Fra queste, vincolanti risultano le disposizioni che sono poste dalla vigente legislazione costituzionale e ordinaria per il rispetto del principio della parità di genere”.
Ebbene, in un sol colpo, in occasione del rinnovo del Consiglio di Amministrazione dell’ente Porto, gli enti consorziati hanno calpestato la dignità delle donne, violato la Costituzione, la legge ordinaria, la giurisprudenza della Corte costituzionale e quella del giudice amministrativo. Hanno compiuto, rispetto alle conquiste ottenute nell’ambito dei diritti fondamentali, un passo indietro di decenni.
Il provvedimento di nomina del nuovo cda è palesemente illegittimo.
Il provvedimento di nomina del cda è un obbrobrio culturale, perché costituisce la rappresentazione odiosa e inaccettabile di un retaggio culturale che vuole la donna relegata a posizioni marginali e di secondo piano.
Come se già non bastasse questo inquietante ritorno al passato, è stato confermato alla presidenza dell’Ente, con una prova di forza che testimonia l’arroganza della classe politica al governo, Valentino Ferrante, un condannato in via definitiva per bancarotta fraudolenta distrattiva, un reato che demolisce ogni rapporto di fiducia fra chi lo commette e gli altri.
Incomprensibile e per certi aspetti sconcertante è la posizione assunta dai rappresentanti del Comune di Teramo e della Provincia di Teramo, che hanno, con il loro voto favorevole, avallato lo sciagurato atto di nomina del cda dell’Ente Porto.
Il gruppo consiliare di NOS-NOI/Coltura Politica chiede alle altre forze politiche di opposizione, alla Commissione della Pari Opportunità, alle associazioni impegnate a difesa dei diritti delle donne, a tutti i cittadini, un impegno unitario affinché sulla vicenda venga fatta piena luce ed assunte tutte le iniziative politiche e giudiziarie volte al ritiro del provvedimento, al ripristino della legalità e alla affermazione come principio fondamentale ed inalienabile della parità di genere”.
La replica di Valentino Ferrante. Invito chi ha scritto la nota, senza tra l’altro firmarla, ma attribuendolo in modo impersonale al “Gruppo COltura Politica – Nos-Noi”, ad assumere informazioni più precise sulla posizione penale del sottoscritto e a valutare in modo più attendo la mia integrità morale, le mie capacità gestionali e l’attività che ho svolto negli ultimi quatto anni alla guida dell’Ente Porto di Giulianova.
Attente valutazioni che evidentemente hanno fatto i rappresentanti dei soci dell’Ente Porto nel
rinnovarmi la fiducia, e ai quali porgo il mio più sentito ringraziamento e la mia riconoscenza.
Per quanto riguarda poi l’accusa nei confronti degli Enti Consorziati di aver “calpestato la dignità
delle donne, violato la Costituzione, la legge ordinaria, la giurisprudenza della Corte costituzionale
e quella del giudice amministrativo… e di aver compiuto, rispetto alle conquiste ottenute nell’ambito
dei diritti fondamentali, un passo indietro di decenni”, non posso tacere, ed invito anche qui chi ha
scritto quel post a raccogliere in modo più attento la documentazione (compreso lo statuto dell’Ente
a disposizione sul sito istituzionale) e ad esaminare in maniera più precisa i fatti.
L’unica nomina femminile nel Consiglio di Amministrazione dell’Ente Porto di Giulianova è stata fatta proprio dagli attuali amministratori degli Enti Consorziati, quando quattro anni fa hanno chiamato a ricoprire la
carica di Consigliere la Dott.ssa Monica Tentarelli, che ha svolto nell’ultimo mandato un eccellente lavoro e che sarebbe stata sicuramente anche lei riconfermata; purtroppo un incarico assunto in Regione Abruzzo non le ha consentito di proseguire la sua attività nel C.d.A. dell’Ente Porto.
Inoltre vorrei evidenziare che nella stessa assemblea di ieri, i rappresentanti dei Soci Consorziati hanno chiamato proprio una Donna a presiedere il nuovo Collegio dei Revisori, la Dott.ssa Gabriella Scalone.
Ed è proprio una Donna a ricoprire, in modo eccellente, l’incarico di Segretaria e responsabile
amministrativo dell’Ente Porto, e le sue due collaboratrici, assunte per la prima volta nella storia
dell’Ente Porto con un concorso pubblico bandito da questo Consiglio di Amministrazione lo scorso
anno, sono due donne.
Evidentemente le Pari Opportunità all’interno dell’Ente che mi onoro di presiedere non sono chiacchiere o sterili norme, ma fatti concreti.
Riguardo all’attacco denigratorio nei miei confronti, che ferisce non solo il sottoscritto, ma soprattutto
le persone a me vicine (tutte Donne) della mia famiglia, sto conferendo mandato al mio legale per la
verifica di eventuali profili di responsabilità da far riconoscere nelle opportune sedi.