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Teramo

Giulianova, ex Saig e area del depuratore: ecco la posizione dell’amministrazione

lOCATELLI

Giulianova. L’amministrazione e gli uffici comunali replicano a Nos Noi in merito alle affermazioni del consigliere Daniele Di Massimantonio sulle operazioni nell’ex depuratore dell’Annunziata e sulla bonifica nell’area ex Saig.

 

Area del depuratore nel quartiere Annunziata

Le presunte informazioni diffuse da Nos Noi sulle attività svolte dagli uffici comunali all’interno del sito del depuratore dismesso via dei Pioppi sono o derivanti da un’analisi sommaria e superficiale.
Dopo lo sgombero dell’area, è rimasta inalterata la porzione di immobile la cui copertura risultava essere costituita da lastre di eternit. Ciò è inequivocabile poiché è agli atti del Comune, e a disposizione di tutti, la relazione resa dalla ditta incaricata di effettuare rimozione e bonifica, ricca di documentazione fotografica, che attesta l’integrità della copertura post sgombero, come da nulla osta alle operazioni rilasciato dalla Asl.
Sulle tanto fotografate tre lastre di amianto rinvenute nell’ ex alloggio del custode, che hanno suscitato sdegno e cortei muti con mascherine, l’Ente aveva avuto dalla sopracitata ditta l’ assicurazione che le stesse non ne contenessero.
Ciò nonostante, al fine di placare tanto clamore, si è deciso di sostenere costi aggiuntivi per effettuare, sui tre pezzi, apposite analisi. I risultati hanno confermato quanto già noto agli uffici tecnici, ovvero l’assenza di amianto.
“ Il consigliere Di Massimantonio – commenta l’assessore Nausicaa Cameli- avrebbe dovuto sapere che, come effettivamente si è verificato, gli uffici, smentendo la sua analisi demagogica dei fatti, avevano già svolto le loro verifiche, acquisito gli atti necessari e concluso con la relazione da cui emerge l’assenza di amianto. Il consigliere evidentemente ignora che gli uffici, specie quelli tecnici, non devono dare conto sui social o alla stampa della loro attività.

Area ex Saig

Seconda superficialissima denuncia è quella relativa all’area ex Saig. La nota è priva di qualsivoglia spessore e collega un protocollo per la riduzione dell’utilizzo della plastica con l’illecito abbandono di rifiuti.

L’area ex Saig è privata. La sua storia, peraltro, è molto complessa . Il Comune negli anni è più volte intervenuto rimuovendo i rifiuti presenti sulla strada, che in parte è privata ed in parte appartiene al demanio regionale. Le immagini della discarica riprese da un drone sono state pubblicate da NosNoi quando il sito era già stato pulito. Il secondo video, pubblicato 24 ore dopo il primo e in cui il gruppo si attribuisce il merito dell’intervento, non è pertanto veritiero. Per superficialità o forse per inesperienza, Di Massimantonio ignora che nessun ufficio pubblico potrebbe bonificare un sito nel giro di un giorno.

L’ Amministrazione ha costantemente perseguito l’obiettivo di obbligare i proprietari a risanare l’area. Finalmente lo scorso gennaio, in una riunione tenutasi negli uffici tecnici, la proprietà si è impegnata ad adempiere a tutti gli obblighi ambientali. Non a caso, ha già rimosso i rifiuti abbandonati sulla strada e ripristinato gli sbarramenti per impedire l’accesso. In settimana sarà effettuata la pulizia dell’area e degli spazi limitrofi come accade puntualmente da tempo. Dal 17 marzo inizieranno inoltre le attività di caratterizzazione nel sito industriale dismesso.
“ Il consigliere Di Massimantonio – afferma l’assessore – dovrebbe pubblicamente condannare non le azioni dell’Ente, ma il diffuso malcostume di svuotare case, cantine, magazzini, ricorrendo a ditte che chiedono cifre irrisorie e non danno garanzia di corretto conferimento dei rifiuti, specie ingombranti, che molto spesso finiscono abbandonati in aree periferiche, come appunto quella dell’ ex Saig”.

Le precisazioni di Plastic Free. A Nos Noi, che aveva tirato in ballo anche la collaborazione con Plastic Free, replica la stessa associazione.
“Il riconoscimento Comune Plastic Free – spiega il direttivo – è dedicato ai comuni che si sono distinti adottando una serie di misure volte a migliorare il proprio territorio per il bene dell’ambiente.
La nostra associazione premia i comuni che si danno da fare, non i territori immacolati. Un Comune Plastic Free non è un comune dove non c’è una cartaccia in giro, bensì una città, come Giulianova, che si adopera concretamente per far comprendere che rilasciare il rifiuto nell’ambiente è un’azione sbagliata e sensibilizza in tale direzione”.

 

 

 

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