
Giulianova. Oggi 28 aprile è la Giornata Mondiale Vittime dell’ amianto, istituita nel 2005 per ricordare quanti, tra lavoratori e civili, sono morti a causa dell’inalazione delle fibre di absesto sui luoghi di lavoro o in ambienti naturali.
In Italia l’ uso di tale minerale è vietato dal 1992, anche se la sua presenza continuiamo ad averla in diverse strutture in Eternit, quali ad esempio lastre di coperture di manufatti edili. E poiché i costi di rimozione e smaltimento sono molto alti, c’è chi opta per soluzioni più sbrigative, immediate e inquinanti per disfarsene, pur sapendo che le fibre di amianto disperse nell’ aria possono provocare danni irreversibili alla salute umana e a quella ambientale.
Il 28 aprile è anche la Giornata per la salute e la sicurezza sul lavoro e siamo anche alla vigilia del 1 Maggio. Non è quindi un caso se ieri siamo stati nell’ area della ex Saig, interessata dall’ abbandono illegale di rifiuti non ancora smaltiti e collegata anche al lungofiume che verso est conduce al mare: qui in un passato neppure remoto sono stati effettuati interventi di bonifica a seguito di incendi di lastre di eternit abbandonate illegalmente. E allo stato attuale la strada si interrompe, all’ altezza del quartiere di Villa Pozzoni, per una voragine in cui sono visibili lastre di eternit. Come da noi denunciato.
In linea retta si giunge all’ ex depuratore dell’ Annunziata, dove il 6 settembre scorso, quasi nove mesi fa, in occasione dello sgombero degli occupanti, alcuni operai senza alcun dispositivo di sicurezza presero a demolire la ex casa del custode interessata in parte da una copertura in lastre di eternit. La cui rimozione avvenne solo sei giorni dopo, benché vi fosse un progetto di fattibilità tecnica e economica del 2022 per la riqualificazione dell’ area in cui i progettisti esplicitarono la presenza di tale minerale tossico.
“Chiediamo a questa amministrazione che venga fatto un censimento in tutto il territorio di edifici in cui vi siano coperture di ogni genere in eternit e di impegnarsi affinché vi siano incentivi per una rimozione e uno smaltimento in totale sicurezza per i lavoratori, i cittadini e l’ ambiente circostante”, si legge in una nota del gruppo Nos Noi Coltura Politica. “Eventualmente con la possibilità di sostituirle con pannelli fotovoltaici, agendo così anche a favore della transizione energetica ed ecologica.
E per quanto concerne l’area della ex Saig chiediamo che si effettui la totale pulizia interna al vecchio stabilimento industriale, ma ancor più nelle zone esterne del demanio idrico fluviale regionale, ricadente sotto il controllo comunale. E in particolar modo pretendiamo tutte le analisi previste dal dlgs 152/2006 in materia di bonifica. Dell’ intero tratto fluviale. Abbiamo ricevuto materiale fotografico con alcune informazioni sulla discarica esistente nella zona del nuovo depuratore di Villa Pozzoni. Fotografie risalenti al 2007.
Tanti tasselli tra passato e presente ci inducono a credere che una vasta zona di Giulianova, costeggiante il fiume Tordino, sia interessata da rifiuti visibili e non visibili.
Fare luce nella massima trasparenza è doveroso per noi e per le generazioni future.