La rete ospedaliera penalizza Giulianova: l’accusa VIDEO
Il consigliere regionale parla di silenzio da parte del centrodestra
Giulianova. “Avevano promesso un ospedale di primo livello. Invece così non sarà e nella rete ospedaliera regionale, il nuovo nosocomio sarà previsto a Sulmona. Un vero e proprio scippo ai danni della città e della sanità teramana”.
Arrivano stilettate, nemmeno tanto sottili, dal consigliere regionale Dino Pepe e dal circolo del Pd di Giulianova su quella che è la nuova rete ospedaliera regionale.
E le criticità emerse già in fase di bozza sono state confermate in consiglio regionale, laddove, come ricorda Pepe, nessuno degli emendamenti presentati dalle opposizione sono stati accolti.
“Il tutto nel silenzio assordante dei consiglieri regionali del centrodestra eletti in provincia”, ha ribadito Dino Pepe, nel corso doi una conferenza stampa.
Numeri e criticità sono stati analizzati e illustrati dal circolo Dem.
Ma la penalizzazione subita dall’ospedale di Giulianova riguarda anche lo scippo delle risorse dell’edilizia sanitaria.
OSPEDALE GIULIANOVA
Scippati i 40 milioni/Eu che erano stati previsti per l’edilizia sanitaria (ex art.20) e dirottati altrove
Mancata promessa (elettorale) del 2019 di trasformazione in DEA di 1° livello, su cui si era
impegnata anche l’attuale amministrazione comunale
Liste di attesa interminabili (alcuni cittadini denunciano anche l’impossibilità di prenotare una
visita).
2 Reparti chiusi (Pediatria, Ginecologia), ridimensionamento Servizio Urologia, riduzione posti
letto in ortopedia (da 15 a 10) e “uscita” nr. 2 unità di personale medico da cardiologia (UTIC –
Terapia Intensiva) con rischi conseguenti per il mantenimento degli standard. Servizi esistenti
solo sulla carta (es. Pronto soccorso pediatrico) o soppressi (no PAP TEST e tamponi c/o
ambulatorio Ginecologia da giugno scorso)
Ridimensionamento RSA Centro Riferimento Regionale per l’Alzheimer (da 80 a 40 posti)
Cronica carenza di organici, medici e paramedici (es: Pronto Soccorso).