
Giulianova. Giovedì 27 marzo, in consiglio comunale, come gruppo di opposizione abbiamo portato un’interrogazione sulla mancata attuazione della tariffa puntuale sui rifiuti, TARIP, come richiesto nel bando per l’affidamento del servizio, nonché una mozione in tema ambientale.
Per mezzo di quest’ultima, si chiedeva alla Giunta di stipulare un protocollo di intesa — di più ampio respiro di quello in essere con Plastic Free — con le scuole, l’Ente Porto, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, la Giulianova Patrimonio, le organizzazioni di categoria, le associazioni ambientaliste, della marineria, del terzo settore e ogni altra istituzione, pubblica e privata, interessata.
Il fine? Quello di promuovere attività di educazione ambientale, di contenimento e riduzione della plastica monouso, di tutela e salvaguardia dell’ambiente. E di istituire una commissione speciale sui temi dello sviluppo sostenibile ed ecocompatibile, che supporti la Giunta nel perseguimento degli obiettivi indicati e nella predisposizione dei contenuti del suddetto protocollo.
In merito alla prima questione, l’assessora all’Ambiente, Nausica Cameli, somministrandoci il solito palliativo, ha sostanzialmente risposto: “se ne sta discutendo con i tecnici per trovare la migliore applicazione”.
Di contro, il nostro consigliere Daniele Di Massimantonio ha sottolineato come la TARIP consentirebbe ai cittadini di pagare proporzionalmente al consumo dei rifiuti domestici e non domestici, con evidente risparmio per coloro che ridurranno la produzione di rifiuti, e ciò avrebbe potuto essere già un fatto.
Invece, ci ritroviamo ad evidenziare che, a differenza dello scorso anno, le nuove buste della plastica sono prive del codice a barra; che il Comune di Teramo ha recentemente attuato questa tariffazione; che diversi paesi della provincia hanno indetto assemblee pubbliche per informare i cittadini sull’entità e il funzionamento della stessa.
Rispetto alla mozione, sempre l’assessora — il sindaco era assente, benché fosse il primo consiglio dell’ anno e fosse interessato a rispondere a diversi punti all’ordine del giorno — ha rifiutato le nostre richieste, dicendo che sono già in atto iniziative sull’educazione ambientale e che quanto mostrato nei video da noi pubblicati, specie quello sul porto, “è mancanza di amore — da parte nostra — verso Giulianova”. La maggioranza tutta, naturalmente, HA VOTATO CONTRO la nostra proposta.
Ecco, noi pensiamo che amare la propria città significhi curarla, accudirla, manutentarla, affinché si rispettino gli abitanti, i turisti che vengono in vacanza e l’intero ecosistema. Le finalità delle nostre denunce non sono di certo miranti allo screditamento delle peculiarità del territorio, ma quelle di svelare sia l’inciviltà umana, colpevole dell’inquinamento mediante l’abbandono dei rifiuti, sia la disattenzione politica, responsabile a più livelli del degrado e della sporcizia che imperversa tanto nelle zone più periferiche quanto centrali della città.
Pensiamo, altresì, che la collaborazione con le diverse associazioni ambientaliste dovrebbe indurre questa amministrazione ad azioni coerenti verso la tutela e la salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema tutto. Ragione per cui, in prossimità del Carnevale, avrebbe dovuto vietare coriandoli e nastri filanti IN PLASTICA, che ancora sedimentano nei vari canali di scolo o nei tombini cittadini; avrebbe potuto dotare la città di appositi secchi della differenziata, per evitare l’abbandono di rifiuti nelle strade e nelle fontane cittadine; avrebbe già dovuto deliberare quei divieti che abbiamo enumerato in Consiglio comunale. Ma non l’ha fatto.