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Teramo

Giulianova, mensa scolastica: partita la petizione per chiedere la ripresa anticipata

Giulianova. È stata attivata una raccolta firme per la riapertura anticipata della mensa scolastica presso lo stabilimento balneare Acquamarina (chiedere di Cristiana)

 

Giulianova. Dai propositi, peraltro esplicitati più volte, all’azione concreta. E’ stata attivata, a Giulianova, la raccolta delle firme per chiedere la riapertura anticipata della mensa scolastica. Come è noto le mamme chiedono di poter anticipare di un paio di settimane la ripresa del servizio, ora prevista per il primo di ottobre. La raccolta firme è stata predisposta allo stabilimento balneare Acquamarina (chiedere di Cristiana).

 

All’attenzione del sindaco

Gentilissimo sindaco,
In conformità all’art 18 dello statuto e dell’art 53 del regolamento per la partecipazione popolare, i firmatari e le firmatarie chiedono:

1. Inizio e fine della refezione scolastica per ogni ordine e grado di scuola (dal nido alla primaria) coincidenti con quelle del calendario scolastico regionale, e con essa di ogni servizio annesso alla frequenza scolastica (pulmino, prescuola, dopo scuola).

In un panorama sociale mutato rispetto a soli 10 anni fa è impensabile iniziare i servizi relativi alla scuola con lo scarto di quasi un mese dall’inizio della stessa. Puntualmente nel mese di settembre le famiglie si ritrovano a gestire problemi organizzativi non indifferenti. L’amministrazione comunale si è sempre detta vicina alle famiglie e ai loro bisogni e cambiare una volta per tutte questa usanza immotivata, sarebbe un atto semplice e dimostrativo della suddetta attenzione alle famiglie.

2. Spostamento del seggio elettorale posto presso il plesso Don Milani in altra sede (ad es. Kursaal o altra sede idonea individuabile dal consiglio comunale).

In molti comuni italiani i cittadini e le cittadine si sono mobilitate seguendo la campagna lanciata sui social #lascuolanonèunseggio, tramite la quale si vogliono sensibilizzare gli amministratori locali in merito alla disfunzionalità della consuetudine di utilizzare le scuole come seggi elettorali. La scuola non è un seggio: utilizzandola come tale si hanno ripercussioni negative sia sulla didattica che sulla organizzazione delle famiglie (come nel punto precedente).

Confidiamo nella sua attenzione a questi temi e ci aspettiamo quanto prima un riscontro.
Consapevoli del fatto che il consiglio comunale è tenuto a rispondere entro 60 giorni, speriamo comunque che, data l’urgenza soprattutto del primo punto, lei possa provvedere a discutere tali questioni con massima urgenza.

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