Giulianova, morte di Fabiana Piccioni: le indagini portano nel quartiere Annunziata
Giulianova. L’ultima cella agganciata dal cellulare di Fabiana Piccioni porta dritta al quartiere Annunziata. Zona che la donna, trovata senza vita e parzialmente carbonizzata nelle campagne di Giulianova, pare che frequentasse di tanto in tanto.
Nel riserbo, massimo, che ruota attorno alle indagini sulla morta della donna (con un passato da estetista e barista), qualche particolare emerge. E l’indagine, necessariamente, ruota attorno all’esame dei tabulati telefonici per ricostruire le ultime ore di vita di Fabiana, i contatti telefonici e anche le zone di frequentazione. E la cella telefonica sembra portare nel quartiere Annunziata.
L’indagine prosegue, anche con la visione delle telecamere di varie zone della cittadina e sono state ascoltare diverse persone, ritenute come informate sui fatti. La donna, allontanatasi da casa lo scorso 2 gennaio è stata poi trovata cadavere, in via Cavoni, nuda e in parte carbonizzata. L’autopsia ha poi chiarito le cause del decesso: arresto cardiaco, che potrebbe essere stato causato anche da un mix di stupefacenti (è risultata positiva a cocaina e cannabis). La famiglia, assistita dall’avvocato Pier Francesco Manisco, ha fornito elementi agli inquirenti ed è fiduciosa sugli sviluppi dell’indagine.
Tante le risposte che l’inchiesta, coordinata dal pm Greta Alosi, dovrà dare: al momento non sono stati rinvenuti gli effetti personali (borsa, cellulare, abiti) e la bicicletta.
Al momento ancora non è stata riconsegnata la salma ai familiari e dunque ancora deve essere fissata la data del funerale.