Il Cittadino Governante sta conducendo la battaglia perché la Variante al Piano Demaniale Marittimo Comunale (c.d. Piano Spiaggia) tuteli sotto il profilo ambientale e paesaggistico una delle porzioni più belle e delicate del nostro territorio con lo scopo di promuovere un’economia florida e durevole con scelte a favore del Turismo sostenibile, l’unico in grado di essere competitivo oggi e nel futuro.
Nel corso dell’iter era già intervenuta la Soprintendenza con osservazioni per impedire “l’eccessiva antropizzazione che con un effetto cumulo andrebbe ad interferire negativamente con la conservazione dei caratteri paesaggistici preesistenti nella fascia costiera fortemente tutelata”.
La maggioranza invece ha optato per un modello arretrato, perdente, rapace e poco sostenibile, dannoso per il futuro della nostra città.
Per questo abbiamo presentato 29 osservazioni che saranno discusse giovedì 21 dicembre in consiglio comunale.
Con grande soddisfazione abbiamo appreso che la Soprintendenza di fronte all’ostinazione della maggioranza di insistere con scelte dannose per la città ha emesso un parere perentorio che condividiamo totalmente e riportiamo testualmente:
“Preso atto che negli elaborati di Piano le nostre osservazioni non sono state recepite, questa Soprintendenza per quanto di competenza, ai sensi dell’art. 16 c. 3 della Legge 1150/42, ritiene che la variante “Piano Demaniale Marittimo” del comune di Giulianova POSSA ESSERE APPROVATA SOLO ALLE SEGUENTI CONDIZIONICHE DOVRANNO ESSERE INTEGRALMENTE RECEPITE negli elaborati del Piano:
1. l’aumento della superficie coperta da 250 mq a 300 mq e della superficie pavimentata da 250 mq a 300 mq, insieme a tutte le altre deroghe contenute nell’articolo 5.2 che a loro volta favoriscono interventi di antropizzazione dell’arenile, non si ritengono compatibili con i provvedimenti di tutela paesaggistica e con il regime di conservazione integrale della fascia costiera.
2. le piscine dovranno conservare un carattere di totale rimovibilità pertanto dovrà essere esclusa e vietata la costruzione di quelle interrate.
3. le restanti previsioni del Piano richiedono un controllo caso per caso delle scelte progettuali di dettaglio e dei relativi impatti con il contesto tutelato, per cui dovrà essere di volta in volta acquisita l’autorizzazione paesaggistica della Soprintendenza ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. 42/2004.”
Noi rivolgiamo un appello alla ragionevolezza e invitiamo a prestare ascolto non solo alla Soprintendenza ma anche al sentire comune dei cittadini e dei turisti che sempre più chiedono salvaguardia dell’arenile, spiaggia senza piscine, più vista mare, più spiagge libere e mare pulito. Evitiamo di seguire il distruttivo “modello Ostia”, Il turismo balneare giuliese sarà più competitivo se offrirà accanto ai servizi di qualità anche le nostre bellezze naturali e paesaggistiche.