L’ex sindaco Francesco Mastromauro nell’ultimo video “operazione verità “ricorda che il 4 ottobre e il 22 novembre dello scorso anno aveva posto delle domande a sindaco Costantini e assessore Di Candido riguardo la piscina comunale.
A 110 giorni di distanza Costantini e Di Candido continuano a non rispondere alla città, mentre è prossimo il 1° anniversario della mancata fruibilità della piscina, chiusa dal 15 febbraio 2023 e i lavori sono fermi da 6 mesi, fine luglio, mentre dovevano essere completati entro il 20 agosto 2023 (180 giorni dall’inizio, 20 febbraio, come indicato nel cartello che è possibile leggere all’esterno della struttura).
Gli utenti, da un anno, sono costretti a fare i pendolari per nuotare e coloro che hanno sempre fatto riabilitazione nell’impianto, non sanno se potranno farlo in futuro.
L’ex sindaco Mastromauro il 4 ottobre scorso aveva posto due quesiti a sindaco Costantini e assessore Di Candido, rimasti privi di risposta, che ripropone:
-quando riaprira’ la piscina comunale chiusa alle attività natatorie a partire dal 15 febbraio scorso e quali sono le ragioni del ritardo nella riconsegna ai cittadini e agli utenti della struttura comunale?
-è vero che i lavori di ristrutturazione (fermi dalla fine di luglio scorso) ridurranno la profondità fruibile dell’acqua della vasca a 1 metro e mezzo anche nella parte ove si svolgono/svolgevano le attività di riabilitazione, i corsi per vigili del fuoco, protezione civile, sub? Mastromauro si augura che ciò non corrisponda a verità perchè in caso contrario verrebbe preclusa la piena fruibilità della struttura comprimendone la originaria destinazione dell’impianto, ristrutturato integralmente nel giugno 2008, divenendo un punto di riferimento per il circondario per 15 lunghi anni.
Attendiamo, conclude Mastromauro, risposte da sindaco Costantini e assessore Di Candido, che hanno l’obbligo di chiarire la vicenda e indicare le ragioni di un ritardo ingiustificabile che sta generando disservizi e disagi agli utenti nonché tempi certi per la riapertura della struttura. Chi amministra Giulianova da quasi 5 anni e ha annunciato che si candiderà per farlo per altri 5 anni il 9 giugno prossimo, non può continuare a trattare i cittadini come sudditi, come ha fatto dal giugno 2019 su tanti argomenti come, ad esempio, sulla vicenda dell’affidamento della gestione dei rifiuti, ignorando sistematicamente gli inviti rivolti dal sottoscritto sin dal 28 luglio 2023 di intervenire e fare chiarezza attivando una indagine amministrativa interna. Sino alla nota sentenza del Consiglio di Stato del 5 gennaio scorso che ha generato ai cittadini danni economici diretti (circa 500 mila euro), indiretti (mancata attivazione della tariffazione puntuale), disservizi vari nella raccolta e pulizia della città.
Basta con il gioco delle tre carte, basta con i segreti, i giuliesi hanno diritto di essere amministrati in trasparenza, a partire dalla piscina comunale dei misteri.