Durante la seduta consiliare di ieri, 18 luglio, il gruppo consiliare de Il Cittadino Governante ha chiesto chiarimenti sulla questione della Tari al Comune di Giulianova.
“La riduzione è stata possibile grazie all’intervento della magistratura che nell’ottobre scorso annullò l’aggiudicazione della gara a Diodoro fatta dal Comune e dispose il subentro di Rieco”, si legge in una nota.
“L’offerta di Rieco prevedeva di far pagare al Comune 500.000 euro all’anno in meno per gestire i servizi dei rifiuti urbani, ciò ha consentito di ridurre la TARI quest’anno.
Lo scorso anno invece nonostante la propaganda dell’amministrazione comunale dicesse il contrario (si parlava del 19% in meno alle utenze domestiche e 5% alle attività economiche) non fu possibile. Lo confermano i dati che troviamo nel Rendiconto 2023 in cui il gettito TARI è di appena 87.000 euro in meno rispetto al gettito del 2022, ben lontani dai 500.000 euro di riduzione TARI promessi dall’ex ass. Di Candido nel presentare la gara per il nuovo gestore.
Resta il fatto che l’amministrazione comunale a cui suggerimmo, invano, di insediare una commissione consiliare per riesaminare gli atti della gara contestata dalla ditta seconda arrivata, addirittura si è costituita in giudizio e così oltre ad aver fatto perdere ai cittadini il risparmio di 500.000 euro nel 2023 ha fatto sborsare al Comune anche le spese di giudizio e il pagamento della parcella dei due avvocati incaricati per la difesa”.
Come cala la tassa. “Ciò che non abbiamo condiviso è la distribuzione poco equa tra le attività economiche: solo 48 euro ai negozi di 100 mq e appena 24 euro a quelli di 50 mq; mentre alle banche di 1000 mq 189 euro (e lo scorso anno avevano già avuto una riduzione di 273 euro) e agli hotel con ristorante di 3000 mq ben 1.109 euro (e lo scorso anno avevano già pagato 1512 euro in meno!). Noi avremmo ridotto maggiormente la TARI ai negozi, che sono in grave sofferenza, persino in centro.
La TARI a Giulianova rimane ancora elevata considerata l’alta raccolta differenziata che i cittadini fanno, circa il 72%. Il costo medio per la gestione dei rifiuti è di 225 euro per abitante, per anno; in Italia il costo medio è di 192 euro. C’è ancora da fare per avvicinarci agli esempi amministrativi più virtuosi.
Ci sono cose che si possono fare già ora da introdurre poi nel PEF 2025 come ad esempio un’azione per la riduzione della produzione dei rifiuti e per una raccolta differenziata di migliore qualità.
Soprattutto però proponiamo che alla fine di questo contratto di gestione si opti per modello diverso e cioè la creazione di una partecipata pubblica la 100% che si ispiri alla strategia rifiuti zero, consideri i rifiuti risorse da riutilizzare con l’economia circolare che potrebbe essere promossa anche nella nostra zona industriale-artigianale. L’obiettivo è ambizioso ma si può conseguire e prevede:
• Ridurre la TARI,
• evitare il più possibile l’invio dei rifiuti verso gli inceneritori e le discariche,
• favorire l’insediamento di nuove attività economiche (di economia circolare) con nuovi posti di lavoro.
Da tempo ci battiamo per la sostenibilità nella gestione dei rifiuti, avanzando proposte concrete in tal senso. Ieri in consiglio tutto questo è stato espresso dal nostro gruppo consiliare per fare chiarezza sui meriti della riduzione di quest’anno e per tentare di avviare, finalmente, con l’amministrazione un dialogo costruttivo per cercare insieme le soluzioni migliori per la nostra città”.