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Teramo

Giulianova, sgombero ex depuratore: solidarietà ai lavoratori insultati e minacciati

Sayonara Tortoreto

Giulianova. “Gli episodi accaduti durante lo sgombero di immobili di proprietà pubblica, abusivamente occupati, avvenuto nei giorni scorsi a Giulianova, e le successive manifestazioni di protesta, ampiamente documentate da filmati e foto diffuse sui social, hanno coinvolto operatori degli uffici comunali che sono stati oggetto di insulti e minacce, e hanno visto i loro volti esposti alla pubblica gogna, solo per aver fatto il proprio dovere, a servizio di tutti i cittadini”.

 

È quanto afferma Marco De Febis, Coordinatore Territoriale CISL FP della provincia di Teramo, che dichiara: “Come Cisl Funzione Pubblica esprimiamo solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici del Comune di Giulianova e alle forze di polizia per i vigliacchi attacchi personali, portati avanti da soggetti che pretendono di perseguire presunti diritti ignorando i doveri del vivere civile e le leggi, con l’appoggio strumentale di alcune forze politiche che non hanno speso una parola per tutelare chi, quotidianamente e con sacrificio ed abnegazione, assicura i servizi pubblici dei cittadini”.

“Come sindacato organismo preposto alla tutela dei lavoratori – conclude De Febis – ci dissociamo dal gioco al massacro posto in atto che vede coinvolti, in primis, i lavoratori e le istituzioni comunali e chiediamo a tutti gli organi politici e istituzionali di esprimersi in merito onde spegnere la pericolosa campagna di odio verso gli enti pubblici e i loro lavoratori che episodi come quelli di Giulianova contribuiscono ad esaltare”.

Enti Locali: solidarietà ai lavoratori e lavoratrici del Comune di Giulianova e alle forze dell’ordine.

“La politica non umili chi compie il proprio dovere a servizio della collettività”

“I recenti episodi che hanno visto lo sgombero, a Giulianova, di un’area comunale, occupata abusivamente, dove dovrà sorgere un parco pubblico, ci ha fatto assistere al solito gioco delle contrapposizioni politiche che vedono, come vittime sacrificali, i dipendenti pubblici.”

È quanto afferma la sezione Abruzzese dell’UNITEL, l’associazione che raduna gli impiegati del settore tecnico degli Enti locali.

“I filmati diffusi sui social vedono operatori comunali umiliati ed offesi, mentre, nell’adempiere al proprio dovere istituzionale, provvedevano allo sgombero di un’area sottratta all’uso collettivo da un gruppo di soggetti che, per quanto animati da intenzioni di recupero sociale dell’area, non avevano alcun titolo per utilizzare gli immobili” – dichiara UNITEL.

“Ma la cosa più grave – continua l’associazione – è che da nessuna parte, fatto salvo un breve comunicato dell’amministrazione comunale, si è alzata una voce a difesa degli uomini e delle donne impegnate al servizio del Comune e, quindi, della collettività. Anzi, alcune forze politiche, e alcuni sindacati, hanno strumentalizzato la questione per logiche dalle quali ci dissociamo e che condanniamo”.

“I lavoratori e le lavoratrici – conclude UNITEL – sono tutti uguali, e vanno tutelati e difesi, soprattutto quando vengono attaccati e umiliati pubblicamente, solo per aver portato avanti il loro lavoro. Ci aspettiamo le scuse ufficiali di chi si è associato a questo clima di disprezzo verso le pubbliche istituzioni che, di certo, non giova a nessuno”.

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