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Teramo

Governo Meloni “boccia” Marsilio: la riperimetrazione del Borsacchio è illegittima

Ad evidenziare la cosa è il consigliere regionale Dino Pepe

Mentre la Presidente del Consiglio dei Ministri era in visita alla Camera di Commercio di Teramo, a sostegno del Candidato Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, da Roma e più precisamente dal Ministero della Cultura – Ufficio Legislativo è arrivata una doccia fredda per il governo regionale uscente: con una nota puntuale e dettagliata viene riconosciuto a livello centrale l’errato procedimento seguito nella notte nefasta del bilancio per la riperimetrazione della Riserva del Borsacchio, esplicitando quindi tutti i gravissimi vizi formali e sostanziali che porteranno all’annullamento.

“Siamo di fronte ad una bocciatura eclatante, che certifica l’inadeguatezza del governo regionale a guida Marsilio. È una nota netta, senza possibilità di appello, che rafforza quanto avevamo già prontamente contestato l’indomani del voto: la riperimetrazione del Borsacchio è illegittima, come già era avvenuto con il Parco Sirente-Velino, poiché manca ogni tipo di coinvolgimento dei territori, delle istituzioni locali e delle associazioni. Non sono bastate le quasi 30000 firme raccolte dai cittadini e dalle associazioni; non è bastata la richiesta dell’opposizione di rivedere il provvedimento e tornare alla perimetrazione originale della riserva; ora il Presidente Marsilio non vorrà fare orecchie da mercante davanti ad una nota ufficiale di un Ministero guidato da esponenti della sua stessa Maggioranza” commenta il consigliere regionale del Partito Democratico Dino Pepe.

“Lo stesso Ministero certifica quanto denunciamo da mesi: l’arroganza di un governo regionale sordo davanti alle esigenze degli abruzzesi, incapace di dialogare con il territorio; un governo regionale che ha fatto della boria il proprio tratto distintivo. Eravamo certi della illegittimità del provvedimento regionale, frutto di un blitz notturno messo in campo da i consiglieri regionali di centrodestra Di Matteo, D’Annuntiis, Cipolletti, Rompicapo e Cardinale (oltre a Febbo). Ora, davanti ad un simile fallimento, avranno almeno il buonsenso di chiedere scusa ai nostri concittadini? Il 10 marzo abbiamo l’occasione di archiviare questa brutta pagina delle istituzioni regionali scegliendo Luciano D’Amico Presidente.” Conclude Dino Pepe, ViceCapogruppo del Pd in Regione Abruzzo.

 

Giulio Sottanelli. “Anche il Ministero della Cultura boccia Marsilio sulla riperimetrazione della Riserva del Borsacchio, che prevedeva la riduzione dell’estensione da 1.100 ettari a soli 24,7 ettari. In pratica la Regione aveva deciso di cancellare la riserva, il governo non ha potuto che dire no a questo scempio nella forma e nella sostanza”. Lo dichiara Giulio Sottanelli, deputato abruzzese di Azione, che aggiunge: “L’ufficio legislativo del Mic evidenzia tutti i vizi di una delibera sconcertante, per la riserva, per la tutela dell’ambiente, per tutto il territorio. Tutto quello che noi avevamo denunciato da subito. Una decisione calata dall’alto, senza alcuna relazione tecnico-scientifica, senza mai coinvolgere gli Enti locali. Per Marsilio si tratta di una stroncatura netta, a conferma di quanto poco il governatore uscente conosca l’Abruzzo e si interessi del territorio. Cose che gli elettori abruzzesi hanno ormai capito bene, dopo cinque anni di pessimo governo regionale. Domenica – conclude – potranno finalmente voltare pagina”.

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