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Gran Sasso, sospese le attività in galleria: acqua troppo torbida

La società stoppa gli interventi dopo la comunicazione della Ruzzo Reti

Sono state sospese, a tre giorni dall’inizio delle attività, le indagini propedeutiche ai lavori di messa in sicurezza del traforo e del sistema idrico del Gran Sasso: la ditta incaricata, la Italferr, ha restituito l’area di cantiere dopo la segnalazione da parte dell’ente gestore Ruzzo Reti di un “rilevante innalzamento del valore di torbidità delle acque all’interno della galleria destra”, che ha poi portato alla richiesta di interruzione di tutte le attività.

 

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A renderlo noto è il Commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Pierluigi Caputi.

“Oggi 17 ottobre alle ore 15.05 la società Italferr S.p.A., cui era stata consegnata l’area della galleria destra L’Aquila – Teramo del Traforo del Gran Sasso, senza alcun preavviso alla Struttura Commissariale, ha comunicato lo stop agli interventi.

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Come anticipato nella nostra nota del 15.10.2024, nella medesima data e prima dell’avvio di qualsiasi attività operativa da parte di Italferr e/o dei soggetti da quest’ultima incaricati, l’Ente Gestore Ruzzo Reti SpA (di seguito Ente Gestore) rilevava alle ore 13.30 un rilevante innalzamento del valore di torbidità delle acque all’interno della galleria destra nella direzione RM-TE, che è risultato pari a 4 NTU.

Successivamente, alle 17.30 l’Ente Gestore, rilevato il persistere dell’innalzamento del valore di torbidità ha chiesto al Direttore Lavori di interrompere tutte le attività, Italferr e le imprese coinvolte, nel rispetto delle “Procedure operative attinenti alla gestione delle emergenze relative al cantiere ed esterno ad esso”, hanno interrotto immediatamente anche qualsiasi attività preliminare di cantierizzazione. Le alterazioni di tale parametro si sono ripetute anche nella mattinata del 15.10.2024, sempre in assenza di qualsiasi attività operativa da parte della Scrivente e dei suoi affidatari, come richiesto nella Nota dell’Ente Gestore del 15.10.2024. Si evidenzia al riguardo che il riscontrato livello di torbidità delle acque pari a 4 NTU è non solo superiore a quanto previsto nella procedura che fissa il range in un valore pari a 0,12-0,30 NTU ma anche significativamente più alto dei parametri consentiti dalla legge pari a 1 NTU. Ciò, si noti, nonostante la sospensione del traffico nella Galleria medesima, che avrebbe dovuto eventualmente incidere in senso positivo sul riscontro di tali valori. A tal riguardo, si evidenza inoltre che durante un sopralluogo congiunto con l’Ente Gestore svoltosi in data 15.10.2024 è stata riscontrata la rottura del Collettore di drenaggio principale (“canala”) all’interno della Galleria interessata, in corrispondenza della PK 124+880. Alla luce di quanto sopra, al fine di poter avere maggiori elementi per valutare il rilevante innalzamento del valore di torbidità delle acque, del quale la Scrivente ha appreso il 14 ottobre, e poterne quindi valutare la compatibilità con le assunzioni alla base del progetto delle indagini geognostiche e del correlato programma delle attività, si rende necessario acquisire i valori risultanti dalle misurazioni effettuate negli ultimi 5 anni, unitamente alla indicazione degli eventi/accadimenti, laddove eventualmente individuati, cui siano stati causalmente ricondotti gli eventuali precedenti innalzamenti dei valori in questione”.

“In tale contesto, nelle more delle necessarie verifiche ed approfondimenti di cui sopra, riterremmo opportuno procedere alla restituzione delle aree di cantiere, anche al fine di permettere, a chi di competenza, di assumere le conseguenti azioni, ivi inclusi, se del caso, gli interventi manutentivi sul citato Collettore, nonché i provvedimenti per il ripristino della viabilità nella Galleria.”
A seguito di tale comunicazione le attività di indagine in galleria vengono sospese, si è attivata la procedura per la riconsegna delle aree a Strada dei Parchi S.p.A. e contestualmente si è chiesta la convocazione urgentissima del tavolo tecnico, presieduto dal SIAN, al fine di valutare le iniziative da mettere in atto”.

Consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. “La fragilità e l’importanza del sistema idrico del Gran Sasso impongono – anzi avrebbero già dovuto imporre – un’attenzione e una cautela superiori a quelle dimostrate finora. L’accelerazione data dal nuovo Commissario agli interventi per avviare nuove perforazioni ha purtroppo prodotto subito delle complicate conseguenze sul sistema, determinando ieri un anomalo e preoccupante innalzamento della torbidità dell’acqua. Il monitoraggio tempestivo ha consentito di fermare subito i lavori e di attivare le misure di tutela previste. Resta la prioritaria necessità di capire approfonditamente sul piano scientifico, geologico, ingegneristico e infrastrutturale: se, quali e quanti interventi servano per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso; quando sia necessario e opportuno avviare le opere;
quale sinergia attivare con la Struttura Commissariale per la messa in sicurezza sismica della galleria autostradale e dei Laboratori dell’INFN; come gestire i conseguenti disagi all’approvvigionamento idrico e alla viabilità; quante e quali risorse tecniche e finanziarie siano necessarie. Forse su un’opera strategica di queste dimensioni, sarebbe utile promuovere un Dibattito Pubblico come prevede espressamente il Codice degli Appalti. Per questo abbiamo chiesto una riunione urgente della 2^ Commissione del Consiglio regionale con l’audizione di tutti i soggetti interessati”.

Forum H2O. “Leggiamo trasecolati il comunicato stampa di un commissario di Governo che riporta integralmente su propria carta intestata una nota di una società privata che a sua volta sostiene cose gravissime in merito alla qualità delle acque e allo stato delle opere di adduzione del Gran Sasso. Questo Commissario tra l’altro tiene a precisare, cosa a nostro avviso ancora più surreale, di non aver avuto alcun preavviso rispetto a quanto accaduto nei due giorni precedenti, così come riportati da Italferr.

Meno male che proprio questo Commissario, davanti ai nostri documentati dubbi sul suo approccio al problema Gran Sasso, ci aveva tacciato di allarmismo. Purtroppo non possiamo citare il sommo poeta quando diceva “guarda e passa”. Il Gran Sasso e 500.000 persone meritano per l’ennesima volta spiegazioni dettagliate e la totale trasparenza documentale su questioni fondamentali come l’acqua.” così Augusto De Sanctis del Forum H2O commenta il comunicato stampa del Commissario governativo sul Gran Sasso che l’organizzazione giudica letteralmente stupefacente”.

 

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