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Teramo

Gran Sasso Teramano: nominati i tre liquidatori

La terna è composta da Giorgio D'Ignazio, Piergiorgio Passerini e Valerio Ferro,

lOCATELLI

Teramo. Stamane, 31 marzo, l’assemblea dei soci della GST (con l’astensione della Camera di Commercio, assente la Regione Abruzzo) ha votato la terna di liquidatori proposta dal socio di maggioranza della Gran Sasso Teramano, il presidente della Provincia Camillo D’Angelo, in sostituzione del dimissionario Gabriele Di Natale.

Si tratta di Giorgio D’Ignazio, già assessore regionale al turismo; di Piergiorgio Passerini quadro di un istituto bancario e già consigliere comunale a Teramo e Valerio Ferro, segretario generale dell’Adsbuc (usi civici) di Pietracamela.

“Non solo dei rappresentanti ma dei veri interlocutori che conoscono e hanno a cuore gli interessi di questo comparto, della comunità e delle istituzioni locali – ha sottolineato D’Angelo presentandoli – una proposta collegiale che ci garantisce anche rispetto alle prossime tappe, a partire da quelle giudiziarie. Un supporto per riannodare i fili di una vicenda che si trascina da troppi anni senza fare passi avanti. La Provincia sta investendo molto su questo comparto, sulla viabilità certamente, sia a Fano Adriano che a Pietracamela. Quello di oggi è un segnale forte anche per i nuovi imprenditori che con un atto di fiducia stanno investendo sul versante teramano del Gran Sasso”.

Il pensiero di tutti è rivolto al 12 maggio quando il Tribunale di Teramo dovrà esprimersi sulla controversia tra Gst e l’attuale gestore e custode giudiziale, Marco Finori, in merito alla vendita degli impianti (esclusa la cabinovia, di proprietà provinciale). Due gli scenari: il Tribunale potrebbe chiedere a Finori di acquistare il ramo d’azienda (esclusa la cabinovia) e in caso di non ottemperanza la Gst tornerebbe in possesso dei beni e della concessione della cabinovia, aprendo la strada alla sua definitiva liquidazione.

Qualche settimana fa il Consiglio provinciale ha dato mandato al Presidente di dare vita al piano per il rilancio della montagna teramana che prevede che l’Ente torni in possesso della cabinovia assumendone la gestione diretta o affidandola alla società partecipata, il Co.Pe., Consorzio Punto Europa. Obiettivo comune, anche dei Soci, è chiudere la partita della Gran Sasso teramano e avviare una nuova stagione per la gestione degli impianti di risalita.

Ai neo revisori D’Angelo ha chiesto: “celerità con un esame approfondito di tutta la documentazione, se ve ne fosse bisogno metteremo a disposizione anche dei locali della Provincia per il vostro lavoro”

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