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In due anni il nuovo hospice di Teramo nell’ex Ravasco VIDEO

Dall'ufficio ricostruzione 25 milioni di euro per la nuova opera e la ristrutturazione di altri edifici

Sayonara Tortoreto

Venticinque milioni di euro finanziati dall’ufficio per la ricostruzione sisma 2016 per la realizzazione, tra le altre cose, del nuovo hospice di Teramo.

La presentazione questa mattina alla Asl alla presenza del commissario Guido Castelli, del subcommissario Fulvio Soccodato e direttore USR Vincenzo Rivera.

Tra le altre opere finanziate per il recupero per la Asl di Teramo di strutture con danni sisma, ci sono l’ex ospedaletto di Porta Romana, sempre a Teramo, il dispensario di Montorio al Vomano, e la Residenza per anziani della Vibrata.

Ex Ravasco. La Asl ha approvato e validato nell’ottobre scorso il progetto definitivo-esecutivo per la ristrutturazione, il riuso funzionale con adeguamento sismico dell’immobile da destinare a Hospice. Si tratta di edificio storico di proprietà della Asl, fortemente danneggiato dai terremoti del 2016, tanto da essere classificato inagibile.  Il contributo ammesso dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione ammonta complessivamente a 3.756.710,42 euro. Attualmente è in corso la predisposizione dei documenti principali per indire la gara di appalto. La durata dei lavori sarà di 24 mesi.

Casa di riposo “Campanini” di Sant’Omero: Uno dei finanziamenti più corposi riguarda il complesso di edifici che costituiscono la casa di riposo “Campanini” di Sant’Omero. Intervento per cui è stato determinante l’impegno del presidente della Regione Marco Marsilio. L’immobile, situato nel centro storico, è inagibile. Il complesso, che ospitava un convento, risale al dodicesimo-tredicesimo secolo, più volte riedificato fino a diventare ospedale a fine 800. Dopo gli anni Ottanta del secolo scorso è diventato casa di riposo, fino al 2019. Ci sono 10 milioni a disposizione per la sua ristrutturazione e miglioramento sismico. I lavori saranno particolarmente complessi da un punto di vista architettonico e strutturale essendo, peraltro, un edificio vincolato dai Beni architettonici. Partiamo adesso con una procedura europea per la progettazione e poi sarà espletata la gara europea per l’affidamento dei lavori, in quanto l’importo è sopra soglia.

Dispensario di Montorio: Un altro intervento (760mila euro) è previsto nell’ex dispensario di Montorio, che ospitava un circolo anziani prima di diventare inagibile a causa del sisma del 2016. Entro l’estate contiamo di dare il via ai lavori. 

Dispensario di Isola del Gran Sasso: E’ previsto un intervento anche in un altro dispensario, quello di Isola, che in parte sarà interessato anche dai lavori finanziati con il Pnrr per realizzare una Casa della comunità. In questo caso è un intervento di riparazione di alcuni danni causati dal sisma, per circa 65mila euro.

Immobili Erp: Finanziamento da 1,4 milioni per un intervento di ricostruzione dell’immobile di edilizia residenziale pubblica di via Getulio a Teramo. Siamo in fase di rilascio del contributo e validazione del progetto esecutivo.

PROGETTI FINANZIATI AD ALTRO ENTE.

L’ex ospedaletto di porta Romana: è uno stabile storico. Dal 1887 la Congregazione di Carità  vi trasferì il «ricovero di fanciulli orfani abbandonati».

Dalla metà degli Anni quaranta del secolo scorso, una porzione del complesso fu destinata ad ospitare il Collegio femminile Carolina Ventili, diretto dalle suore della congregazione delle Figlie dei sacri cuori di Gesù e Maria, affiliata alla struttura generale degli istituti di educazione, cioè l’Istituto Ravasco. 

Dal 1956 l’Orfanotrofio fu trasferito e successivamente i fabbricati vennero utilizzati come Ospedale Civile, erano infatti attivi in esso alcuni reparti e servizi sanitari, poi trasferiti in altra sede. 

Lo stabile sarà messo a disposizione della curia che vi realizzerà la Cittadella della carità.  L’edificio avrà nuova vita e tornerà ad essere impiegato per l’assistenza ai più deboli. Il complesso edilizio, più noto l “EX OSPEDALETTO” , è costituito da un unico corpo di fabbrica articolato su tre livelli, con una superficie lorda di circa 4.900 mq ed un’altezza massima di 15 metri. La costruzione delle gallerie del Lotto zero e i terremoti hanno danneggiato fortemente lo stabile. 

I lavori saranno seguiti direttamente dall’Usr, in qualità di soggetto attuatore. Una volta recuperato, una porzione di pianterreno sarà riservata alla Asl.

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