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Teramo

Il Centro per l’Impiego di Teramo negli uffici ex Tercas di via Carducci

L'ipotesi al vaglio dell'amministrazione comunale

Sayonara Tortoreto

Dando seguito alla manifestazione di interesse, già conclusa dall’amministrazione comunale di Teramo e volta ad individuare locali da affittare per riportare gli uffici in centro e ottimizzare gli spazi per il personale, il Comune sta portando avanti l’iter per definire, con  la governance di Mediocredito Centrale,  l’accordo relativo alla locazione della porzione di immobile di via D’Annunzio che ospitava gli uffici ex Tercas.

Nelle scorse settimane i tenici dell’ente hanno effettuato alcuni sopralluoghi per verificare l’idoneità dei locali e gli uffici, nel confronto con la proprietà, stanno lavorando per definire l’operazione.

“Nell’ottica di rivitalizzare il centro storico – sottolinea il sindaco Gianguido D’Alberto – fin dal nostro insediamento abbiamo cercato di individuare una soluzione che ci permettesse di recuperare degli spazi per riportare in centro gli uffici, reagendo alla situazione di forte difficoltà.  Grazie alla manifestazione di interesse, a cui ha risposto Mediocredito Centrale, oggi c’è una concreta possibilità di riportare in centro tutto una serie di uffici, in una fase tra l’altro in cui stanno partendo i lavori di palazzo Pompetti che, una volta ultimati, ci permetteranno di avere nuovamente a disposizione spazi importanti. Al riguardo stiamo portando avanti l’iter, nel confronto diretto con la Governance di Mediocredito Centrale, per prendere in affitto i locali ex Tercas. Locali che potrebbero ospitare anche il Centro per l’impiego, in alternativa alla soluzione già da tempo individuata dall’amministrazione comunale e sulla quale si stanno effettuando alcuni approfondimenti. Voglio sottolineare la disponibilità dell’Istituto di Credito che, grazie alla nuova governance, è tornato a dialogare con il territorio”. 

Un percorso, quello volto a riportare uffici e spazi nel cuore della città, in linea con il rientro in centro delle scuole San Giuseppe e  Savini. 

“Anche in questo caso – conclude il primo cittadino – la scelta è chiara e definita, nella convinzione che la rigenerazione, non solo materiale, ma anche sociale, economica e culturale di un territorio, passi attraverso la presenza delle scuole e dei presidi istituzionali nel cuore delle comunità”. 

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