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Il dottore che salva le vite: la testimonianza di un paziente

lOCATELLI

Il dottore che salva le vite. I suoi pazienti lo dipingono in questa maniera. Federico Narcisi, da poco primario di urologia dell’ospedale Mazzini di Teramo, si è guadagnato un appellativo di non poco conto.

E a ribadirlo, anche alla luce di un recente intervento chirurgico, è Pasquale Sciarillo, che vive a Sant’Omero. “Prima di arrivare a Teramo”, racconta, ” ho sentito due medici, di fuori, che non se la sono sentita di effettuare l’intervento, che presentava dei rischi, visti i tre precedenti interventi all’addome. Il dottor Narcisi, invece, lo ha effettuato, grazie anche ad un moderno robot, che è all’avanguardia. In pratica viene unita la professionalità del dottore, con 25 anni di interventi alle spalle e l’impiego della robotica”.

Intervento programmato. Il paziente si è sottoposto ad un intervento per di surrenectomia da carcinoma renale dopo sei mesi di immuno-terapia con un accordo e collaborazione tra urologia e oncologia dell’ospedale di Sant’Omero nel caso specifico.
“Mi sono trovato benissimo”, racconta il paziente, “nel reparto in questione per professionalità e preparazione di tutto lo staff, medico e infermieristico, gestito da una caposala di altrettanta professionalità, come Luana Di Silvestre. E devo dire che mi era stato sconsigliato, da medici di fuori, viste le aderenze potevamo andare incontro e la difficoltà dell’operazione.

Non nego che avevo paura di sottopormi a questo intervento, che è durato circa 2 ore e mezzo, ma nella tua totalità circa 5 ore. Ma il dottor Narcisi mi ha rasserenato con una risposta: “mi devo preoccupare io e non tu”.
E nel giro di due giorni mi hanno mandato a casa, dove sono rientrato guidando la mia macchina a dimostrazione della preparazione di tutto lo staff.

 

Ringrazio personalmente il primario Federico Narcisi e per avermi sottoposto ad intervento chirurgico, senza farmi pesare la paura che altri mi avevano ingenerato. Un ringraziamento lo devo al reparto di oncologia di Sant’Omero, e precisamente al primario Sonia Di Felice e alla dottoressa Laura Iezzi, che assicurano tanta professionalità e comprensione nonostante la grande mole di lavoro che grava sul dipartimento Giulianova-Sant’Omero (oltre 420 pazienti nelle due sedi), settore guidato magistralmente dal capo-dipartimento Carlo D’Ugo.

 

Non tutti sanno che. La testimonianza del paziente è anche utile per far capire che alcune tecnologie all’avanguardia sono presenti anche nella Asl, senza per questo doversi recare fuori regione. A Teramo dal 2023 viene utilizzato il Robot da Vinci Xi dal dicembre di un anno fa, nelle specialistiche della chirurgia, urologia, ginecologia.
Consente un approccio tecnologicamente avanzato e mini invasivo per il trattamento di tutte le patologie neoplastiche e funzionale con innumerevoli benefici pre-intra -post operatoria
Il robot permette un gesto chirurgico più preciso, minor sanguinamento, minori rischi di infezione post-operatoria, tempi di degenza e recupero decisamente più brevi.
“Da paziente ho capito che sulla chirurgia il dottor o è bravo o non è bravo. E in questo caso il dottor Narcisi potrebbe portare la bandiera”.

 

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