Alina Cozac, niente sentenza per De Martinis: chiesta la superperizia sulla morte

Spoltore. Non c’è stata la sentenza, tanto attesa oggi, della Corte d’Assise di Chieti sulla morte di Alina Cozac, 41enne rumena morta in circostante sospette all’alba del 23 gennaio 2023, per la quale è imputato per omicidio il compagno Mirko De Martinis.
Le consulenze medico-legali di Procura e Difesa troppo in contrasto per permettere alla Corte di decidere se la donna è morta per cause naturali o a causa dell’asfissia meccanica violenta per cui è imputato De Martinis, l’uomo che alle 4 di quella mattina chiamo i soccorsi dicendo che Alina aveva avuto un malore mentre dormita nel letto della loro casa di Spoltore.
Il presidente Guido Campli, il giudice Luca De Niniis e gli altri giurati hanno, dunque, scelto di ricorrere a una superperizia super-partes, incaricando il professor Umberto Testi, direttore del Dipartimento di medicina legale di Torino, che sarà affiancato altri professionisti, di chiarire ben sette punti utili a stabilire se si è trattata di morte naturale o violenta.:
- la natura delle lesioni riscontrate sul collo della vittima;
- la natura dell’enfisema polmonare riportato, se massivo o microbolloso;
- l’esistenza di rilievi istologici;
- la carenza di cianosi;
- la rilevanza della lingua serrata;
- meccanismo dell’Azione Meccanica Violenta;
- se la massiva congestione della milza sia compatibile con l’asfissia meccanica violenta.
Nella prossima udienza, il 15 aprile, è previsto il giuramento del collegio peritale davanti alla Corte.