“Il nutrimento dei contadini”: due appuntamenti per presentare il libro di Francesco Galiffa
Gli incontri con l'autore questa settimana a Teramo e Nereto
Francesco Galiffa presenta il suo nuovo libro “Il nutrimento dei contadini”.
Due gli eventi in programma questa settimana: il primo a Teramo, giovedì 26 ottobre alle 17.30, nella sala delle lauree del Polo didattico D’Annunzio (Campus Aurelio Saliceti). Patrocinato dall’Università di Teramo e Slow Food (Terre Teramane) vedrà relatori, insieme all’autore, Matteo Di Natale (UniTe), Mimmo D’Alessio (Accademia Italiana della Cucina), Alessandra Orsini (Slow Food) ed Elena Costa (Costa Edizioni).
L’altro a Nereto, venerdì 27 ottobre alle 18.00 in Sala Allende. Il curatore del volume interverrà insieme al sociologo Gabriele Di Francesco e l’editrice Elena Costa. “Letture d’Autunno 2023” è patrocinato dalla ProLoco, dalla Costa Edizioni e dai Comuni di Nereto e Controguerra.
Dopo “L’oro dei contadini” (Tabula Fati, 2017) e “Eravamo contadine” (Arsenio Edizioni, 2021), Francesco Galiffa torna ad occuparsi della civiltà rurale con “Il nutrimento dei contadini. Storie e preparazioni” (Costa
Edizioni), un libro di 352 pagine i cui contenuti sono sintetizzati in un passo della prefazione del Rettore dell’Università di Teramo Dino Mastrocola:
“Il nutrimento dei contadini. Storie e preparazioni” è un libro nel quale le ricette rappresentano il corollario di una approfondita trattazione del contesto socio economico di riferimento, delle materie prime impiegate e della loro storia, dei luoghi dove il cibo veniva preparato e degli oggetti utilizzati, dei momenti del consumo nell’arco della giornata e dell’anno. In definitiva una approfondita trattazione della vita dei contadini nella quale la storia, gli aspetti sociali e antropologici, l’economia della terra, la lucida, puntuale e scientifica analisi degli usi e delle tradizioni fanno da imprescindibile substrato di riferimento alle abitudini alimentari.”
E nel contributo del Vice Presidente dell’Accademia Italiana della cucina Mimmo d’Alessio:
“Il libro di Francesco Galiffa ha il pregio di raccontare minuziosamente e con grande sensibilità le liturgie gastronomiche in uso nelle famiglie contadine, tramandate da generazione a generazione come patrimonio identitario familiare. Le ricette riportate sono raccontate con una devozione poetica e si leggono con l’interesse che si prova nel seguire la trama di un romanzo e non come abbecedario di una pratica meramente manuale.”
Il libro si avvale anche dei contributi della Presidente di Slow Food Abruzzo Rita Salvatore e dello storico Matteo Di Natale, curatore della postfazione, nonché di tanti amici e soprattutto amiche che hanno riportato esperienze proprie o dei genitori.
Esso è corredato di un numero consistente di foto, di un glossario ad uso dei non abruzzesi e di un indice delle 273 preparazioni.