Inchiesta Tari, consiglio comunale a Pineto tra le polemiche
La minoranza ha abbandonato l'assise
Pineto. Discussione generale sull’inchiesta riguardante l’ammanco dei tributi TARI su richiesta del Gruppo Consiliare “Pineto Riparte”; assestamento generale di Bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2024 e discussione e deliberazione sul SUP (Documento Unico di Programmazione) – periodo 2025-2027 con relatore l’assessore Giuseppe Cantoro; Costituzione di una Commissione consiliare permanente di controllo e garanzia su proposta del Sindaco e del Gruppo Consiliare “Pineto Riparte”, relazionato dal Sindaco Alberto Dell’Orletta e mozione sull’incarico da conferire alla Commissione di Garanzia e Controllo per l’attivazione degli accertamenti e controlli sulle vicende occorse relativamente al servizio riscossione e accertamento TARI su proposta del Gruppo Consiliare “Pineto Riparte” con relazione del Consigliere Cleto Pallini.
Questi i punti all’ordine del giorno affrontati e approvati ieri, 29 luglio 2024, nel corso del consiglio comunale di Pineto che si è svolto a Mutignano, in Piazza San Silvestro.
“Una seduta che ha scatenato da parte dei consiglieri del gruppo Pineto Riparte polemiche inutili e irrispettose delle istituzioni – commenta il Sindaco Dell’Orletta – i quali non hanno mai chiesto un consiglio comunale a porte chiuse, come hanno invece dichiarato alla stampa, lo hanno fatto solo ieri nel corso della seduta.
La pregiudiziale, è bene precisarlo, si giustifica in funzione del fatto che tutte le interrogazioni presentate avevano a che fare con il perimetro dell’indagine in essere della quale in qualità di sindaco non ho ricevuto, né potevo ricevere, notifiche ufficiali. Quindi la scelta è giustificata dalla necessità di evitare che i consiglieri incorressero nella violazione della normativa sulla privacy piuttosto che nella violazione del segreto istruttorio e d’ufficio, vertendo le interrogazioni presentate sulla conoscenza delle generalità e delle mansioni del dipendente sottoposto a indagine individuandolo o rendendolo comunque individuabile. Dunque nessuna intenzione di ‘annacquare’ l’istanza presentata, per usare le parole del gruppo di minoranza, solo buon senso e rispetto delle normative”.
“Inoltre, la decisione della minoranza di abbandonare la seduta – prosegue il Sindaco – ha di fatto impedito che si procedesse alle votazioni per la costituzione della commissione di garanzia e controllo e per il relativo presidente, la cui designazione spetta proprio alla minoranza, nonché alla discussione e votazione della mozione presentata dallo stesso gruppo di minoranza tendente a conferire espressamente alla commissione il potere di condurre una indagine specifica relativamente all’attività di accertamento e riscossione dei Tributi Tari, punto che avrebbe incontrato il favore della maggioranza. Lasciare la seduta ha inoltre impedito di affrontare punti cuore dell’azione amministrativa, come la Discussione sul Dup, in cui si poteva instaurare un dialogo costruttivo.
Un comportamento dunque discutibile e incoerente. Fare luce su quanto accaduto è certamente un interesse condiviso, la magistratura sta lavorando in tal senso e noi non siamo rimasti di certo a guardare, abbiamo adottato tutte misure possibili a tutela dell’ente e dei cittadini. Azioni evidentemente sfuggite alla minoranza che trova più semplice puntare il dito piuttosto che comprendere a fondo le questioni e le ragioni che le motivano”.