Insieme per Nereto incalza Capuani: ingresso in maggioranza o dimissioni. Deve sciogliere le riserve
Posizione espressa dopo la recente elezione a presidente locale di Fratelli d'Italia

Nereto. “Daniele Capuani o entra in maggioranza oppure deve dimettersi”. Non usa tanti giri di parole Matteo Settepanella, capogruppo di Insieme per Nereto, che torna sulla tematica alla luce della recente elezione, del consigliere comunale, alla guida del locale circolo di Fratelli d’Italia.
L’intervento. “Il mio impegno sarà massimo e lavorerò al meglio per il nostro circolo e per tutta la nostra comunità”. Le dichiarazioni di Capuani, a margine dell’elezione. “A questo punto, la domanda sorge spontanea: “a quale comunità fa riferimento il consigliere comunale Capuani? Alla comunità che lo ha eletto consigliere comunale, o quella che, invece, anche grazie ai voti di Fratelli d’Italia, ha eletto il Sindaco Daniele Laurenzi, e contro il quale lui stesso aveva, solo qualche mese fa, deciso di candidarsi?”.
Come già evidenziato, non si tratta altro che del più tradizionale dei “cambio casacca” al quale, a dir la verità, molti membri dell’attuale maggioranza ci hanno abituato negli
ultimi anni: un modus operandi consolidato, a cui siamo tristemente abituati.
Adesso, il consigliere comunale Daniele Capuani, “fratello d’Italia” e neo-coordinatore locale del Partito della Presidente del Consiglio Meloni, non ha più scuse: deve necessariamente entrare in maggioranza, oppure deve dimettersi. Ormai noto per il “salto acrobatico” compiuto poiché, dopo essersi fatto eleggere nella lista “Insieme per Nereto”, ha ben deciso di uscirne, di fatto sostenendo, con il suo voto in consiglio
comunale, l’attuale maggioranza; quella maggioranza contro la quale, lui stesso, si era
candidato, domandando il sostegno e la fiducia degli elettori di Nereto.
I quesiti. “Al netto di tale assurda situazione, la cittadinanza, speranzosa di poter credere ancora
nella politica, si domanda.
“Come si giustifica che, il neoeletto coordinatore di Fratelli d’Italia, non sia entrato nel gruppo di maggioranza a Nereto?
In alternativa, dobbiamo forse pensare che, a Nereto, l’attuale maggioranza non abbia il sostegno politico del Circolo locale del Partito di Fratelli d’Italia?
Come si giustifica il fatto che, l’ex coordinatore di Fratelli d’Italia, Vincenzo Graziaplena oggi Presidente del Consiglio Comunale, venga ritratto in prima fila al congresso del circolo locale di Fratelli d’Italia insieme al neoeletto coordinatore locale di Fratelli d’Italia il quale, non è componente della compagine
amministrativa del gruppo di maggioranza?”.
Un “teatrino politico”, a cui è arrivato il momento di dare una risposta. Il consigliere comunale Capuani, lo ricordiamo a noi stessi, si è candidato nella lista progressista, uscita sconfitta dalla tornata elettorale, quella a cui era collegato il candidato sindaco, Matteo Settepanella. È bene infatti ricordare ulteriormente al
consigliere Capuani che, il sistema elettorale per i Comuni, prevede che i candidati
consiglieri siano compresi in una lista collegata ad un candidato Sindaco, il quale firma
il programma amministrativo.
“Il consigliere Capuani, neoeletto coordinatore locale di Fratelli d’Italia, era compreso in una lista elettorale a sostegno del candidato Sindaco progressista e, di conseguenza, al suo programma amministrativo”, scrive il gruppo Insieme per Nereto.
Se oggi il consigliere comunale Capuani è libero di uscire dal gruppo politico, con i voti del quale è stato eletto consigliere, è grazie alla norma che pone il “divieto di mandato imperativo” (art. 67 Cost.), che i costituenti hanno voluto per i Parlamentari e che può, certamente, essere applicata anche a tutti gli eletti nelle assemblee rappresentative.
Pertanto, nel rispetto dei cittadini neretesi, occorre che il neo-coordinatore locale di Fratelli d’Italia chiarisca, una volta per tutte, se intende sostenere la maggioranza del Sindaco Laurenzi, mediante il suo contestuale ingresso nel gruppo consiliare di maggioranza, oppure restare “nel limbo”, in una posizione di assoluta ambiguità politica ed elettorale?
Una situazione al limite del “grottesco”, se non fosse che, a farne le spese, è ancora una
volta la fiducia dei cittadini neretesi verso la politica”.