Era diventato Re di Napoli solo cinque mesi prima, Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore di Napoleone, quando decise di avviare un’opera di riordino amministrativo del Regno. E fu proprio in quell’occasione, che i consulenti della corona, nel disegnare i nuovi confini, decisero di creare un Abruzzo Ulteriore Primo e un Abruzzo Ulteriore Secondo. Così, l’8 agosto del 1806, nasceva la Provincia di Teramo. Duecentodiciassette anni dopo, oggi, abbiamo voluto celebrare questo “compleanno”, per rimarcare il ruolo che le Province, e la Nostra in particolare, hanno avuto nello sviluppo delle nostre contrade.
Ingiustamente considerate, qualche anno fa, un ente intermedio eliminabile, le Province si avviano adesso a riprendere il loro giusto posto nella gerarchia del Governo dei territori, recuperando quella funzione intermedia, e per questo necessaria, tra l’agire dei Comuni e la visione della Regione. La Provincia di Teramo è stata, nei suoi duecentodiciassette anni di vita, baricentro politico e riferimento sociale, mai facendo venir meno quel ruolo di “cerniera dinamica” tra la costa e la montagna, così come tra le vallate delle aree interne.
Quello del Teramano, è un territorio particolare, che pretende l’impegno costante della creazione di una condivisione necessaria, nelle scelte e nei progetti. Certo, molto c’è ancora da fare, soprattutto nella costruzione di una rete infrastrutturale che elimini storiche distanze e risolva antichi problemi, ma proprio per questo ho voluto “festeggiare” il nostro 217esimo compleanno, per sottolineare quanto, sebbene non più giovanissima, questa Provincia abbia idee, progetti, visioni e sogni.
Sì, sogni, e non li intendo quali utopie oniriche, ma quali visioni di un futuro possibile.
Nel festeggiare i suoi due secoli e diciassette anni, la nostra Provincia vuole offrire alle popolazioni anche la rinnovata ambizione di restituire al nostro territorio quella “unicità” che può e deve farsi strumento della riconoscibilità, fino a diventare un vero e proprio “brand”.
Auguri alla Provincia di Teramo.
Il Presidente
Camillo D’Angelo