Lamentele da Cartecchio a Teramo: “Quartiere sempre più isolato”
Dito puntato contro l'amministrazione
Una lettera alla nostra redazione da parte di un cittadino, per esprimere la propria insoddisfazione e quella degli altri residenti sullo stato del quartiere Cartecchio a Teramo.
Un’insoddisfazione che nasce dalle promesse che il sindaco D’Alberto non avrebbe mantenuto in merito alla realizzazione di opere che avrebbero risolto i problemi del quartiere.
Ma non solo. Nasce anche per lo “stato deplorevole nel quale si trova ancora l’ex Scuola elementare di Cartecchio. Nonostante i numerosi appelli pubblici sui giornali on line e cartacei, fatti più volte negli anni passati, chiedendo almeno di bonificarla dai rifiuti e dalla vegetazione che dal 2016, anno della sua chiusura, non ha visto nessun intervento da parte delle varie Amministrazioni comunali che si sono succedute”. Il cittadino che ha firmato la lettera, racconta di aver partecipato l’anno scorso ad un incontro con l’amministrazione e di essere a conoscenza “del progetto di ristrutturazione dell’edificio con la proposta di farlo diventare un Centro di Servizi Sociali per i cittadini e le cittadine che vivono particolari disagi, anche se vide la netta opposizione di molti dei presenti, con una discussione molto accesa, che volevano utilizzarlo come solo centro di attività sociali e culturali. Da quell’incontro, a cui non hanno fatto seguito altri, si cercò di trovare una soluzione di compromesso con l’intento di utilizzare una parte dei locali per la richiesta dei residenti. A tutt’ora non abbiamo ancora avuto una risposta”.
“Avevamo sperato in questi anni, vista la natura civica della attuale Giunta, in un cambiamento di mentalità rispetto alle Amministrazioni precedenti, dominate dai partiti col seguito dei favoritismi di turno, e invece abbiamo assistito ad un lento affievolimento di quel vento civico del 2019 che sembrava dovesse far voltare pagina ad anni di sudditanza dei cittadini teramani”.
“Tutto questo ha contribuito a degradare nel tempo il nostro Quartiere isolandolo ulteriormente dal resto della Città”, conclude la lettera.