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Lavori Gran Sasso, cosa accadrà? Se ne parla a Teramo con il Forum H2O

Scatta intanto l'inchiesta per intorbidamento dell'acqua

“Ad agosto sollevammo per primi la questione delle 21 perforazioni volute dal Commissario Caputi contestando nel merito l’iniziativa. Ora è necessario fare il punto sull’altro progetto, quello proposto dal secondo Commissario che opera sul Gran Sasso Corsini, visto il tipo di lavorazioni previste, l’importo di 135 milioni di euro e la scadenza per realizzare gli interventi, il quarto trimestre 2025”.

Lo dice il Forum H2O che per mercoledì 30 ottobre ha organizzato a Teramo alle 17:30 nella sede di Teramo Nostra in via Romani Fedele 13 un incontro pubblico per discuterne.

“La conferenza dei servizi è stata aperta a giugno scorso, il parco del Gran Sasso a settembre ha evidenziato palesi interferenze con l’acquifero ponendo alcuni paletti. In queste ore stiamo notificando un nostro duro intervento sollevando gravissime criticità anche rispetto al potenziale impatto futuro sul sistema di gestione delle acque potabili” aggiunge Augusto De Sanctis del Forum H2O.

“Sarà l’occasione per divulgare e illustrare una serie di documenti inediti sulla vicenda che faranno luce sulle intenzioni dei due diversi Commissari a cui è demandata la risoluzione delle problematiche dell’acquifero e delle gallerie autostradali”.

La procura di Teramo ha nel frattempo aperto un fascicolo per l’intorbidamento dell’acqua. Si indaga, attualmente contro ignoti, su getto pericoloso di cose.

PIETRUCCI “Ogni intervista, ogni approfondimento, ogni ricostruzione storica e scientifica della vicenda del Gran Sasso, confermano – giorno dopo giorno – la necessità di riflettere, coinvolgere tutti gli attori interessati, informare con l’opinione pubblica: perché la scarsa trasparenza può generare sottovalutazione o allarmismo. Se non ci fosse stato l’intorbidimento delle acque (di cui tuttora si ignora la causa) si sarebbero avviati lavori di perforazione della montagna su cui ora molti esprimono seri dubbi, sia sulla reale utilità, sia (ed è grave) sulla possibile pericolosità”. A dirlo il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. 

“Per questo è stato giusto fermare tutto, riaprire il traffico autostradale sotto la galleria e, soprattutto, avviare un dibattito serio: sono in gioco il bene pubblico più prezioso di tutti, cioè l’acqua, il futuro del Laboratorio di Fisica Nucleare, un’arteria di comunicazione che unisce l’Italia attraverso l’Appennino. Questioni di valore nazionale, non locale. Per questo serve avviare la procedura del dibattito pubblico. Per questo serve un calendario di riunioni della Commissione territorio che il presidente Di Matteo mi ha già assicurato di convocare, chiamando in audizione tutti i tecnici e i protagonisti scientifici e istituzionali. Per questo serve un confronto con i cittadini che la politica dovrà promuovere all’Aquila, a Teramo”.

 

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