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Teramo

Legge “Salva Casa”: convegno a Teramo. Servono certezze o rischio blocco dei servizi

All’Università di Teramo si è tenuto un interessante convegno sulle tematiche relative alla legge 105 del 2024, la cosiddetta “Salva Casa”, patrocinato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dal Comune di Mosciano Sant’Angelo, dalla Provincia di Teramo, dalla Confapi Teramo, dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Chieti, L’Aquila, Pescara, dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Teramo, dal Collegio dei Geometri della Provincia di Teramo, Unitel, Aniem e Ance Teramo.

Di fronte ad una numerosa platea costituita da liberi professionisti, tecnici degli Enti Locali ed operatori del settore edilizio, si sono alternati gli interventi dell’ing. Irene Sassetti, Consigliere delegato all’Edilizia e Urbanistica del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), dell’ing. Luca Di Franco, Coordinatore del gruppo di lavoro Nazionale del CNI Edilizia e Urbanistica, dell’avv. Andrea Di Leo, co-founding partner Legal Team Studio Legale e del geom. Salvatore Di Bacco, Coordinatore Comitato Scientifico UNITEL – Unione Nazionale Italiana Tecnici Enti Locali.

Nelle conclusioni, affidate all’Arch. Raffaele Di Marcello, presidente regionale Abruzzo dell’UNITEL e direttore della rivista dell’Unione, sono state rimarcate le criticità della norma sottolineando la necessità di un raccordo con gli altri organismi coinvolti nelle procedure di accertamento di conformità degli immobili, come l’Agenzia delle Entrate, i Geni Civili regionali e le Soprintendenze che, ad oggi, non hanno un chiaro riferimento normativo che permetta di esperire gli adempimento loro demandati dalle modifiche al testo unico per l’edilizia.

Per quanto riguarda la situazione regionale un intervento del prof. Diego De Carolis, docente di Diritto Urbanistico presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Teramo, ha chiarito che è possibile applicare le definizioni della legge regionale 52 del 1989, abrogata nel marzo 2021, per gli interventi effettuati prima della data di abrogazione, grazie ad una specifica norma transitoria che prevede che le disposizioni abrogate restino applicabili ai rapporti sorti in base alle disposizioni medesime nel periodo della loro vigenza.

“Una precisazione importante – ha dichiarato il presidente regionale UNITEL, arch. Raffaele Di Marcello – fornita dal prof. De Carolis, che permette di prendere a riferimento le definizioni di parziale e totale difformità e di variazioni essenziali, contenute nella legge regionale 52 del 1989, che sono alla base dell’applicazione delle nuove norme del Salva Casa, senza le quali si rischia di vedere l’attività degli uffici tecnici bloccata. Resta la necessità – continua Di Marcello – di chiarire anche le ulteriori criticità della norma, giungendo, in tempi brevi, ad una totale riforma del testo unico dell’edilizia e della normativa urbanistica nazionale, onde evitare contrapposizioni tra enti locali e liberi professionisti e tra le diverse strutture della pubblica amministrazione e dello Stato, portando ad episodi limite, come quello di Milano, dove sono stati sospesi tutti i servizi al pubblico, interrompendo il necessario confronto tra le parti per la definizione delle pratiche edilizie ed urbanistiche”.
Nei prossimi mesi si terranno ulteriori incontri, anche alla luce dei chiarimenti normativi annunciati dal Ministro Matteo Salvini nel corso di un question time tenutosi il 6 novembre scorso, nella speranza che, ai dubbi, subentrino le certezze applicative di una norma nata per risolvere problematiche cogenti che, in fase applicativa, necessità di più di un aggiustamento.

 

 

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