Teramo. Tornare in campo a 52 anni, con la stessa emozione degli esordi. Con gli stessi rituali di una lunga carriera da protagonista e che ora lo vede anche allenatore dei portieri.
E’ stata una domenica decisamente speciale per Leonardo Recchiuti, classe ’73: una vita spesa sui campi da calcio con una lunga carriere da portiere super affidabile, con esperienze in serie D, Eccellenza e Promozione e poi nel prosieguo anche nelle categoria minori. Vestendo le maglie di Giulianova, Notaresco (la sua cittadina di origine), Cologna Paese, Santegidiese, Nereto, giusto per citarne alcune.
Poi nel 2019 ha deciso di chiudere con il calcio giocato e di intraprendere la carriera da allenatore, frequentando anche il corso di abilitazione e Recchiuti ha anche aperto una scuola dedicata Accademia Portieri Leonardo Recchiuti.
Domenica scorsa, però, il calcio ha nuovamente chiesto “aiuto” a Leonardo Recchiuti, che è andato inizialmente in panchina per il Nepezzano (dove fa il preparatore dei portieri), impegnato in casa con il Morro d’Oro (Prima Categoria), visto che il portiere titolare era out per la febbre. Ma dopo dieci minuti l’estremo difensore schierato dal Nepezzano si fa male e Recchiuti scende in campo. Allaccia gli scarpini, indossa i guantoni e a 52 anni fa il nuovo esordio tra i pali.
“Soprattutto a fine partita mi sono emozionato”, racconta Leonardo Recchiuti, ” perché a prescindere dall’esito del match ho ricevuto applausi e complimenti dalla mia società e da quella ospite ma anche dal pubblico sugli spalti e nonostante la mia lunga carriere, la cosa mi ha emozionato e non poco”.
