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Teramo

Lettera ai giovani della diocesi per il mese di aprile dal vescovo Leuzzi

Le parole per la Pasqua

lOCATELLI

Carissime e carissimi,

negli incontri foraniali ho ascoltato molte domande relative alla esistenza quotidiana del cristiano.

Ho constato con grande gioia che c’è in tutti voi il desiderio di conoscere non solo le motivazioni della vita di fede, ma le modalità semplici e possibili di realizzazione. Siamo ormai vicini alla Pasqua. Come ricordavo nella lettera del mese di marzo, il tempo quaresimale è un cammino verso la Pasqua. Senza comprendere ciò che è accaduto a Gerusalemme nell’anno 33 non è possibile, nel nostro tempo, rispondere alle vostre domande.

L’evento del 33 a Gerusalemme apre nuovi scenari, inaspettati, per tutta l’umanità. L’esperienza della tomba vuota, vissuta dalle donne, che si recarono al sepolcro di buon mattino, è il cammino di ciascuno di noi (cf. Mc 16, 1-8). Andare al sepolcro è il segno di chi cerca nuove prospettive di vita, di voler vivere nell’oggi una vita che non tramonta mai. A Pasqua la grande sorpresa: il Crocifisso non c’è, è risorto. Una notizia davvero inaudita!

Certamente annunziata in tanti racconti biblici. Ma pur sempre sottoposta al dubbio sulla possibilità di sperimentare nella nostra vita che quel Gesù di Nazareth possa oggi essere con noi, in mezzo a noi e camminare con noi, anche nell’esperienza della morte. Papa Francesco tante volte ha ricordato a voi giovani che il Risorto cammina con noi.

Carissime e carissimi, tutti noi siamo alla ricerca della risposta alla domanda di come posso superare la solitudine, in ogni fase della vita. La cultura contemporanea cerca di evitare o nascondere questa domanda con proposte che ci illudono di superarla o di banalizzarla. Ma la solitudine ci rende dipendenti! A Pasqua risuonerà la notizia sconvolgente: non siamo più soli, non siamo semplici oggetti rinchiusi nel tempo e nello spazio. Allora posso essere un costruttore!

Come vivere questa esperienza nella quotidianità? Molto semplicemente: al mattino esprimi al Risorto il tuo desiderio di camminare con Lui e alla sera chiediGli se Lui è contento di te! Da questo dialogo riparte la tua esistenza, in cammino verso la pienezza della tua vita. Lui si farà cercare, ti verrà incontro e ti sosterrà in tanti momenti della giornata, aprendo sempre nuovi orizzonti.

Il mondo contemporaneo, purtroppo, ha ristretto i suoi orizzonti. A tutti noi il compito di allargarli, perché la morte non è la meta del cammino dell’uomo. Nella veglia pasquale la Chiesa ti propone di rinnovare le promesse battesimali: è l’evento della tua ripartenza.

Non sarai solo, perché la comunità ecclesiale ti accoglierà e ti aiuterà a camminare insieme con il Risorto. Saremo insieme pellegrini di speranza! Insieme impariamo a scegliere le vie della speranza per essere costruttori della civiltà dell’amore. Con coraggio e fiducia. Non siamo soli! Con noi cammina il Risorto.

Auguri di cuore per la Santa Pasqua.

Vi benedico di cuore.

Vostro,

+ Lorenzo, vescovo  

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