L’ospedale di Sant’Omero verrà declassato. Pepe “ci aspettavamo finanziamenti e non tagli
Il consigliere regionale si appella ai sindaci affinché la Val Vibrata non perda i servizi attuali
Sant’Omero – “Il riordino della rete ospedaliera prevede il taglio importante di due unità operative per l’Ospedale Val Vibrata, chirurgia e ginecologia”.
Ha esordito così, in conferenza stampa nella sede dell’Unione dei Comuni, questa mattina mercoledì 29 novembre, il consigliere regionale di opposizione Dino Pepe (PD) “ci aspettavamo investimenti e non tagli dal piano approvato dalla Regione, guidata dal presidente Marco Marsilio. E’ un’offesa pesante a questo territorio che copre 12 Comuni per un’utenza di oltre 80 mila residenti.
“La delibera approvata dalla Giunta Regionale dello scorso 17 ottobre, che arriva a fine mandato e prevede un declassamento del nostro presidio, non ha previsto nemmeno gli accordi di confine, uno su tutti con la Regione Marche, per ad arginare il fenomeno della mobilità passiva, in aumento negli ultimi anni” prosegue Pepe “non possiamo offendere così la sanità della Val Vibrata, chiediamo di conservare e ripristinare i servizi esistenti, l’ospedale di Sant’Omero non può perdere 2 primari su quattro” e aggiunge “nessuna traccia neppure del rafforzamento del presidio di Giulianova, che meriterebbe maggiore considerazione in ragione del fatto che trovandosi sulla costa per oltre la metà dell’anno vede un raddoppio della popolazione/utenza”.
“L’ospedale Val Vibrata – ricorda Pepe – aveva ottenuto rassicurazioni anche sull’attivazione di 13 posti letto per la lungodegenza, mai attivati, e numerosi annunci sull’arrivo della risonanza magnetica di cui ancora si attende la messa in funzione”.
Un appello forte è rivolto da Dino Pepe ai sindaci della Val Vibrata “sostenere insieme questa battaglia da opporre al silenzio complice dei Consiglieri regionali del centrodestra eletti in Provincia di Teramo”.