Lupa catturata a Roma e liberata in Abruzzo: inizia opera di monitoraggio
L'animale aveva morso un bambino
Via alla fase di monitoraggio da parte del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm) sulla giovane lupa catturata a Roma e liberata nell’area faunistica di Civitella Alfedena.
Il 10 settembre scorso, nel parco urbano delle Sabine, l’animale aveva morso un bambino, che per fortuna ha riportato solo alcuni graffi ed è stato subito dimesso dal pronto soccorso.
La lupa, catturata la sera del 25 settembre da tecnici e guardiaparco della direzione regionale Ambiente del Lazio, in collaborazione con la Asl Rm 1, è stata poi trasferita nell’area faunistica in Abruzzo dove resta sotto osservazione.
“Sarà necessario un periodo di acclimatazione prima di farla incontrare con gli altri lupi e i risultati delle analisi genetiche per essere sicuri che sia, a tutti gli effetti, un lupo, visto alcune caratteristiche fisiche – spiegano dal Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, sottolineando che “le nostre città occupano molto spazio e sono diventate dei luoghi in cui molti animali, anche selvatici, trovano cibo e riparo, ma questo complica la convivenza e apre le porte a discussioni polarizzate tra chi non vorrebbe che, anche in città, gli animali selvatici venissero toccati e chi impaurito, invece, vorrebbe solo allontanarli. Purtroppo, anche per quanto riguarda gli animali selvatici in città, alcuni nostri comportamenti finiscono per complicare le situazioni; infatti, è assolutamente da evitare alimentarli con cibo antropico, come a volte si vede nei parchi cittadini o lasciare incustoditi i rifiuti commestibili”.
“Di norma il lupo non ci percepisce come preda, quindi, se ci troviamo in sua presenza, con fare deciso possiamo allontanarlo, fermo restando che ogni caso va valutato nella sua specificità rispetto ai nostri comportamenti e alle variabili in campo”.