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Mariaclaudia: l’insegnante che si batte per ottenere il trasferimento

Morro d’Oro. Una sede di lavoro più vicina a casa dopo aver dovuto vivere, e sopportare, mille vicissitudini. Compresa la battaglia, spesso impari, con le barriere architettoniche.

 

Mariaclaudia Cantoro ha 52 anni, vive a Morro d’Oro ed è affetta da una disabilità motoria grave.
L’insegnante lancia, nel raccontare la propria storia, lancia un appello all’ufficio scolastico provinciale di Teramo, a quello regonale e al ministro dell’Istruzione agginchè si faccia chiarezza sulla propria vicenda.

Il racconto

“Attualmente lavoro come insegnante al liceo scientifico Marie Curie di Giulanova. Sono una persona con disabilità motoria grave infatti, per spostarmi utilizzo una sedia a rotelle di tipo elettronico. La mia condizione di disabilità non mi ha impedito di studiare e realizzare il mio sogno che è sempre stato quello di lavorare. Durante il mio percorso ho incontrato svariati ostacoli, sempre inerenti alle barriere architettoniche e mentali.

La mia avventura, come insegnante inizia nel 2009. Mi sono trasferita a Rovigo, per due anni scolastici. Vivere lontano dalla mia famiglia mi ha reso più consapevole delle mie capacità di adattamento, ma anche e soprattutto delle difficoltà si presentavano. Successivamente mi sono trasferita con le graduatorie a Pesaro dove ho lavorato per quattro anni, facendo la pendolare andavo in treno da sola. Uscivo alle 6:00 del mattino e rientavo alle 18. Nel 2015 sono stata a lavorare a Cagli paese di montagna e li i problemi di barriere si sono amplificati, infatti per raggiungere la scuola, dovevo andare in auto, mia sorella si è offerta di accompagnarmi tre giorni a settimana. Alla fine di novembre 2015 arriva il ruolo e vengo trasferita a San Benedetto del Tronto (AP), dove riprendo la mia vita da pendolare. L’anno successivo presento domanda di trasferimento e tra le sedi di lavoro disponibili scelgo Giulianova.

Dal 2018 ogni anno presento domanda di mobilità per rientrare nel comune più vicino alla mia residenza (Roseto degli Abruzzi). Ogni anno la mia domanda viene rigettata perché non ci sono posti. Nel 2020 si liberano due e vengono assegnate a due colleghe di Roseto che pur essendo abili hanno precedenza in base alla legge n.104/92, su di me. Nel 2021 mi viene accordata l’assegnazione provvisoria al Liceo Saffo di Roseto, ma l’anno successivo devo rientrare a Giulianova.

Anche quest’anno ho visto rigettata la mia domanda di mobilità, con una anomalia che le mie colleghe del 2020 di Roseto, hanno potuto muoversi all’interno del Comune, io invece devo rimanere a Giulianova”.

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