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Teramo

Martinsicuro, consigliere discriminate. La replica: accuse infondate

Sayonara Tortoreto

Martinsicuro. L’amministrazione comunale non ci sta e replica alle dichiarazioni delle consigliere di minoranza, Viola e Lattanzi, che nei giorni scorsi avevano accusato la maggioranza di discriminazione nei loro confronti.

“In qualità di presidente del consiglio comunale mi sono sempre sincerato di assicurare e garantire piena dignità e parità di partecipazione a tutti i membri del Consiglio, dirigendo e moderando le discussioni, concedendo la parola ogni volta che è stata richiesta da ciascuna consigliera o consigliere, mantenendo sempre l’ordine ed il rispetto delle leggi applicabili. Per cui respingo fermamente l’accusa delle due consigliere di essere state oggetto di prevaricazioni e azioni di screditamento da parte della maggioranza consigliare, considerando tali dichiarazioni solo un tentativo di strumentalizzazione politica”. Le parole del presidente del Consiglio comunale, Umberto Tassoni.

“In veste di Presidente della nostra CPO, oltre ad associarmi a quanto dichiarato dal nostro presidente del Consiglio – dichiara, invece, la consigliera, Isabel Marchegiani – mi sento in dovere di evidenziare, con molto rammarico, il tentativo da parte delle due consigliere di minoranza di strumentalizzare politicamente anche un concetto così nobile come quello delle pari opportunità che a mio avviso, invece, dovrebbe assolutamente prescindere dall’appartenenza o meno ad un partito politico, per ergersi super partes. Oltre a negare di aver mai assistito a tentativi di prevaricazione da parte della maggioranza nei confronti delle due consigliere, posso dire che in un anno e mezzo di mandato la nostra CPO ha dato vita a numerose iniziative atte a sensibilizzare e a promuovere la parità di genere, ma non ricordo di aver potuto contare su idee e partecipazione fattiva da parte della componente Marta Viola. Pertanto, dopo le sue dimissioni dalla CPO, resto in attesa di conoscere il nominativo della nuova componente, con l’augurio che, anziché con proclami sui quotidiani fondati tra l’altro su accuse infondate e strumentali, possa finalmente contribuire alla rimozione degli ostacoli limitativi della parità di genere, unico vero scopo che la nostra CPO si prefigge”.

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