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Teramo

Martinsicuro, disinfestazione sugli argini dei fiumi: va subito bloccata

La richiesta arriva dalle consigliere Viola e Lattanzi

Martinsicuro. Una richiesta di incontro con assessore e responsabile della ditta di disinfestazione per provare a migliorare il servizio per quanto concerne salute pubblica e danni ambientali.

La proposta, che ancora non trova una risposta da parte dell’Ente è stata protocollata dalle consigliere comunali Simona Lattanzi e Marta Viola, che avanzano una riflessione.

“Lo scorso anno abbiamo affrontato il tema in Consiglio Comunale e dialogato con la ditta responsabile, per sottolineare che la campagna presentava, come ora, delle lacune informative e criticità circa l’impiego di sostanze estremamente velenose, risultando inoltre scarsamente efficaci”, si legge in una nota.

Il prodotto adulticida Draker-10.2 infatti è molto velenoso; il suo effetto sulle zanzare è irrilevante dato che la durata si esaurisce dopo un’ora dall’irrorazione. Questo prodotto viene spruzzato su tutto il territorio comunale, circa una volta al mese (quindi inutile dato che il ciclo vitale delle zanzare è di circa dieci giorni) e settimanalmente invece sugli argini dei fiumi Tronto e Vibrata, impattando il micro sistema ripariale, avvelenando le acque e gli organismi acquatici.
L’altra conseguenza è che le zanzare sono così spinte a preferire le case e i giardini come luoghi ideali per nutrirsi e riprodursi.

L’incontro richiesto all’assessore ha lo scopo di ripensare la gestione di questo importante servizio, basandosi sull’esperienze virtuose di altri comuni e su strategie innovative che garantiscano la salute delle persone, degli animali domestici e della fauna selvatica.
Dobbiamo invece constatare come l’assessore all’ambiente (Marco Cappellacci, ndr) non abbia neanche risposto alla nostra richiesta, ignorando finora qualsiasi proposta e dialogo su questo tema, chiediamo quindi che venga immediatamente bloccato l’intervento settimanale sugli argini dei fiumi di confine che sono e devono essere oasi di biodiversità da frequentare in sicurezza, con la promessa di iniziare fin da ora a considerare nuove strategie rispettose dell’ambiente comune”.

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