Martinsicuro. “Invece di concentrarsi sull’attività amministrativa il sindaco dedica energie e parte dell’attività a fare opposizione all’opposizione”.
Inizia così una lunga nota del Pd di Martinsicuro sull’ennesima polemica a distanza con il primo cittadino sul ruolo dell’opposizione e sulle sottolineature nate, su varie tematiche, nel corso degli ultime settimane.
“Ci conforterebbe avere risposte con dei fatti concreti, o almeno con dichiarazioni nel merito, e invece assistiamo ancora a “non risposte” oppure a lezioncine non richieste su come debba comportarsi l’opposizione, per cui, caro Sindaco, noi accettiamo le prediche ma ci riserviamo il diritto di selezionare i pulpiti”, si legge. “Entriamo nel merito delle sue dichiarazioni dove saltano all’occhio i termini “polemiche inutili e strumentali” per l’ennesima volta, dove lei, ancora una volta, riesce a non rendersi conto di emulare un disco rotto.
Sul ponte stavolta ci parla di difficoltà dovute all’interregionalità dell’opera, dimenticandosi o facendo finta di dimenticare, che la nostra protesta dello scorso ottobre scaturiva proprio dalla revoca, oltre che dei fondi, anche della Convenzione sottoscritta il 17/09/2020 tra le Regione Marche e la Regione Abruzzo, afferma che utilizzare il termine “passerella politica”, per la presentazione del fatidico nuovo ponte lo scorso marzo, è offensivo per le figure istituzionali intervenute, ma dimentica di dire o fa finta di dimenticare, che sono stati invitati i due Presidenti di Regione e esponenti locali dello stesso partito politico, ignorando di fatto altri esponenti e soprattutto i due Presidenti delle Provincie di Teramo e Ascoli, competenti in materia sul territorio ma non funzionali alla foto opportunity e alla dichiarazione in pompa magna alla stampa del “via alla gara di appalto entro l’anno”, inoltre omette di ricordare che proprio il Governatore Marsilio ha operato la prima revoca dei fondi, mentre più recentemente è stato il Ministro Salvini a decurtare per la seconda volta i finanziamenti, entrambi esponenti del centrodestra e “amici” politici di Vagnoni. Afferma che a margine dell’incontro siano anche stati trattati i temi della stazione ferroviaria, talmente a margine che con il nuovo orario del 7 giugno, i treni della Regione continuavano a non fermarsi a Martinsicuro e solo l’intervento e la forte protesta dal basso della comunità locale, con il contributo dell’Interpellanza del 22 giugno alla Giunta Regionale del Consigliere Regionale Dino Pepe, hanno costretto la Giunta stessa e la TUA a mettere una pezza al buco soltanto in data 10 luglio, dove poi la maggioranza, a scoppio ritardato, ne ha rivendicato il successo, e a tutt’oggi, le fermate dei treni TUA a Martinsicuro sono ancora “fermate straordinarie”.
Talmente a margine che questa estate l’amministrazione non ha provveduto a posizionare in stazione una panchina, un distributore automatico d’acqua o di ristoro più volte chiesto, un qualsivoglia anche piccolo servizio di cortesia per chi ha scelto il treno per venire a Martinsicuro, lasciando, come è capitato qualche domenica, centinaia di persone sotto il sole senza aver pensato al minimo ausilio all’accoglienza, situazione mitigata solamente grazie alla buona volontà di qualche privato. Ci auguriamo, ma restiamo realisticamente scettici, che per il bene della nostra città l’attuale amministrazione ci smentisca, oltre che con vuote parole a mezzo stampa, anche con fatti e azioni concrete che inesorabilmente al momento latitano.