Martinsicuro. Da parte dell’amministrazione comunale di Martinsicuro arriva un ringraziamento alla Ruzzo Reti per l’intervento di potenziamento del depuratore per un investimento di 3,7milioni.
“La capacità depurativa dell’impianto dopo l’intervento” precisa l’assessore all’ambiente Marco Cappellacci, sarà pari a 45mila abitanti equivalenti, grazie alla realizzazione di una linea di trattamento dei liquami che consentirà un abbattimento dei cattivi odori ed una riduzione del 20% dei fanghi”.
Nella fase di aggiudicazione dell’appalto, la ditta aggiudicataria ha offerto un miglioramento dei consumi energetici e dei rumori mediante la sostituzione delle apparecchiature elettromeccaniche.
“Da un punto di vista visivo” sottolineano in una nota il sindaco Massimo Vagnoni e l’assessore Marco Cappellacci, “l’incremento delle alberature e delle essenze arboree poste a dimora, oltre ad una scelta cromatica il più naturale possibile, garantiranno una mimetizzazione delle strutture con il paesaggio circostante”.
Per quel che riguarda la criticità sollevate circa il rischio di esondazione elevato (il Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico del fiume Tronto assegna all’area una criticità E4) si fa notare che l’intervento è stato sottoposto a verifica di assoggettabilità ambientale (VAS): uno studio di compatibilità idrogeologica con relazione di verifica idraulica, ha definito delle prescrizioni tecniche recepite poi nel progetto esecutivo.
“Taluni hanno ritenuto prioritario delocalizzare l’impianto citando una previsione dell’ENEA la quale stima che l’erosione costiera raggiungerà il depuratore nel giro di alcuni decenni: seppur condivisibile come iniziativa, avrebbe richiesto uno sforzo finanziario 3 volte superiore. Ovviamente, se nel futuro più o meno prossimo, il livello del mare raggiungerà il depuratore, la priorità sarà delocalizzare Martinsicuro”.