Martinsicuro. A proposito di trasporto pubblico. In una nota l’associazione Città Attiva di Martinsicuro analizza tutta una serie di dinamiche che ruotano attorno al trasporto pubblico locale e in particolar modo sulla volontà, espressa dalla politica, di potenziare le fermate nella nuova stazione dei treni di Martinsicuro.
“Tale volontà, purtroppo, si è dimostrata più virtuale che reale”, si legge in una nota.
“In questo periodo di inizio anno, che per il mondo della scuola segna la fine del primo quadrimestre, tutto appare piuttosto stagnante, non essendo rilevabile nessuna azione che fin dalla scorsa estate era data per certa, entro breve termine, dalla politica locale.
E’ cosa nota che molti treni del trasporto unico regionale TUA che arrivano da nord e da sud a Martinsicuro, transitano senza fermarsi nella nostra stazione, soprattutto nelle ore di maggiore necessità per i lavoratori e gli studenti.
Secondo quanto appreso, molti lavoratori-pendolari della scuola che arrivano da Giulianova, Roseto, Pineto, Atri e che insegnano nelle scuole di Martinsicuro, sono costretti a scendere ad Alba Adriatica o a San Benedetto del Tronto e da lì raggiungere il posto di lavoro con il bus.
Siamo veramente al paradosso: infatti ragionando su quella che dovrebbe essere l’attività normale di una stazione ferroviaria si capisce che non può essere ritenuta tale quando:
• buona parte del Trasporto Pubblico Locale su rotaia non prevede un congruo numero di fermate soprattutto nelle ore di punta;
• Non sono previste fermate di bus delle linee Start e Tua;
• non esiste un servizio Taxi;
• non esiste il servizio navetta per collegare la stazione con il centro cittadino;
• non sono previste fermate per i bus gran turismo;
Occorre intervenire con una programmazione seria e funzionale, dove la stazione ferroviaria diventi per quanto possibile un’infrastruttura fondamentale per la città, evitando lo stato di abbandono che suo malgrado si trova a vivere, non fosse altre perché si sono spesi soldi pubblici per costruirla.
Non è solo questa associazione a sostenerlo, ma anche tanti cittadini che non hanno esitato a definirla una sorta di “cattedrale nel deserto”. Pertanto, eventuali repliche ad una situazione oggettivamente deficitaria saranno rispedite al mittente.