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Teramo

Martinsicuro, successo per la conferenza sui templari

Il 20 ottobre 2024, il Museo delle Armi di Martinsicuro ha ospitato una serata che ha visto una partecipazione numerosa ed entusiasta, in occasione della conferenza “I Templari: Storia, Miti e Leggende”.

 

L’evento, curato dal Maestro Generale dell’Ordine dei Templari, Mauro Giorgio Ferretti, venuto da Firenze per l’occasione, ha coinvolto il pubblico con tre ore piene di conoscenza, amicizia e condivisione del pensiero templare sulla difesa dei valori cristiani.

Ferretti ha condotto il pubblico in un viaggio affascinante attraverso le origini storiche dell’Ordine, la sua ascesa e il declino che ha dato vita a un mondo di miti e leggende. La sua capacità di rendere accessibile e coinvolgente una materia così ricca di misteri ha catturato l’attenzione di tutti i presenti; al termine sono stati ordinati con il loro caratteristico rito di entrata due nuovi cavalieri di cui uno martinsicurese.

La serata è stata arricchita dagli intermezzi musicali del pianista Alfonso D’Ercole e della soprano Marianna Volkova, che ha suonato anche la Bandura, un antico strumento ucraino in costume folcloristico ucraino. Le loro esibizioni hanno contribuito a creare un’atmosfera di grande attenzione.

Un momento particolarmente suggestivo è stato il cerimoniale delle due investiture a Cavaliere, che ha trasportato i presenti in un’epoca lontana, rendendo la serata ancora più memorabile.

Durante l’evento, si è celebrato anche un simbolico scambio di doni: il Gran Maestro Mauro Giorgio Ferretti ha offerto alla Presidente del Museo Sara Torquati, una bottiglia del nuovo vino dei Templari, BIANCO D’ALBA creato clonando una antica vite di uva bianca che ha il DNA delle viti antiche dei Templari; un omaggio di grande valore simbolico. In risposta, la padrona di casa ha donato a Ferretti una copia di uno dei libri più importanti del museo, Metropolis di Truentum, scritto dal Padre Fondatore del Museo Nino Torquati nel 2008. Questo gesto ha suggellato un momento di grande rispetto reciproco e condivisione culturale; molti dei Cavalieri intervenuti indossavano l’abito ed il mantello bianchi con la croce patente rossa dell’ordine.

 

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