Martinsicuro. La notizia dell’imminente taglio di 9 pini, in via del Mare a Martinsicuro, anima nuovamente il malcontento da parte dei consiglieri di minoranza Marta Viola e Simona Lattanzi.
Che in una nota ricordano che l’operazione presuppone rischi di varia natura.
“Il Comune di Martinsicuro deve evitare il rischio di essere estromesso dalla Registrazione Europea EMAS di Qualità Ambientale (la più importante certificazione di qualità di un territorio) e di essere espulso dall’Alleanza per il Clima (delibera Consiglio comunale n. 48 del 18/05/1992).
L’area individuata per il taglio dei pini rientra nei 300 metri di tutela paesaggistica, il
patrimonio arboreo non è assimilabile alle costruzioni edili e va considerato in quanto tale.
I soldi pubblici previsti dal progetto della maggioranza, oltre 70.000 euro, sono gli stessi del
progetto alternativo che noi abbiamo presentato per tutelare il patrimonio verde e che però non è
stato in alcun modo tenuto in considerazione.
Abbiamo coinvolto scienziati e professionisti che hanno messo a disposizione il loro tempo e le
loro competenze per conservare gli alberi. Esperti nei campi della biologia, ecologia e botanica
hanno protocollato i loro pareri contrari al taglio. Ogni voce è stata ignorata.
Si sta attentando alla salute della cittadinanza togliendo un polmone verde fondamentale per un
quartiere praticamente cementificato al 100%, questo significa anche rendere impermeabile il
suolo e vedere conseguenze più drammatiche in caso di alluvioni. Gli alberi infatti attutiscono la
violenza delle piogge, puliscono l’aria e mitigano in maniera significativa la temperatura,
vuol dire che l’area è nettamente meno calda della zona esposta al sole.
Ci chiediamo se la maggioranza abbia spiegato le conseguenze reali di questo progetto alla
cittadinanza, perché la raccolta firme che era stata presentata lamentava problemi di
manutenzione come gli aghi di pino nei tombini, azioni di cui deve rispondere l’amministrazione
comunale facendo il suo lavoro che non consiste nel tagliare gli alberi ma nel tutelarli.
Ci chiediamo anche se l’Assessore all’Ambiente ha chiaro quale sia il suo ruolo, perché non ci
sembra che da quando sia in carica, considerando anche lo scorso mandato, abbia in qualche
modo tutelato le preziose aree verdi della nostra cittadina. Infine, nel catasto di Teramo
scopriamo che le particelle che riguardano la strada risultano come terreni di campagna
(seminativo e seminativo arboreo) e sono ancora intestate alle imprese di costruzione; a tutt’oggi
non è stato fatto il nuovo accatastamento di intestazione delle particelle al comune di
Martinsicuro e senza questo passaggio, l’amministrazione non può intervenire in quanto manca
l’atto formale di proprietà comunale. Il taglio è un intervento drammatico che va contro lo Statuto
del Comune di Martinsicuro, l’articolo 9 della Costituzione Italiana, le linee guida dell’Unione
europea le quali indicano l’obiettivo di piantare 3 miliardi di alberi in più entro il 2030. Piantarli,
non tagliarli. A Martinsicuro invece, si va indietro a discapito della salute pubblica. Si preferiscono
le passerelle pubbliche per inneggiare a bandiere e ci si dimentica di applicare ciò per cui
abbiamo avuto reali riconoscimenti come l’adesione all’Alleanza per il Clima e la Certificazione
Emas, traguardi che permetterebbero di chiedere finanziamenti per l’incremento del verde
pubblico, se solo ci fosse la volontà di occuparsi di questo. Gli amministratori sono custodi
della salute pubblica, allora bisogna esserlo anche per chi la tutela, cioè gli alberi.
Non vogliamo fare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, ma se verrà attuato questo ecocidio lo
faremo. Citiamo il recente caso in cui il governo olandese e diversi comuni olandesi sono stati
condannati dalla suddetta Corte in via definitiva per non aver tutelato la salute della cittadinanza.
9 Pini tagliati hanno il valore di 180.000 euro, soldi che dovranno essere restituiti alla comunità
se verranno tagliati. Gli alberi, ribadiamo, sono di tutta la collettività. Ci troviamo, infine, in
grande imbarazzo per un clima politico in cui durante i nostri interventi i consiglieri di maggioranza
parlano tra di loro e non prestano attenzione alle questioni poste. Nel consiglio il Sindaco
rispetto le nostre osservazioni si è addirittura permesso di affermare “leggete uno spartito scritto
non si sa da chi”. A questo rispondiamo come già fatto in consiglio che è una gravissima
mancanza di rispetto e lede la dignità di noi consigliere che ci impegnano per portare elementi
concreti, riferimenti normativi, soluzioni strategiche a cui dedichiamo tempo e studio
approfondito. Abbiamo chiesto che ci fosse elencata una sola operazione che dimostri
l’attenzione all’ambiente da parte della maggioranza, e non ci è stata data alcuna risposta. Anche
il fatto che il Piano del Verde consegnato nel 2021 e pronto all’operatività sia ancora in un
cassetto, nonostante i nostri solleciti, lo dimostra ulteriormente”.