
Montorio al Vomano. Dopo cinque anni di mandato, l’amministrazione comunale di Montorio al Vomano presenta un bilancio problematico, caratterizzato da scelte finanziarie poco lungimiranti e criticità gestionali.
Come opposizione, riteniamo doveroso analizzare criticamente quanto fatto, evidenziando le priorità mancate e proponendo una visione alternativa per il futuro del paese. E’ questa la posizione dei consiglieri Eleonora Magno e Andrea Guizzetti.
Un bilancio in disequilibrio. L’analisi del bilancio di parte corrente rivela una gestione poco attenta, con entrate destinate agli investimenti utilizzate impropriamente per coprire spese correnti, come evidenziato dalla Corte dei Conti. Il bilancio 2025 presenta previsioni disallineate dalla realtà: ad esempio, i 280.000 euro stanziati per la pubblica illuminazione copriranno le fatture solo fino ad aprile, mentre i 150.000 euro previsti per i contributi GSE appaiono sovrastimati rispetto agli incassi degli ultimi anni. Queste scelte denotano una mancanza di pianificazione e un rinvio dei problemi, aggravato dalla riduzione del fondo contenzioso da 350.000 a 250.000 euro, nonostante l’aumento dei potenziali contenziosi.
Fondi straordinari sprecati. L’amministrazione ha avuto a disposizione risorse eccezionali (fondi PNRR, ricostruzione post-terremoto, ristoro assicurativo e rinegoziazione del prestito obbligazionario), ma le ha utilizzate in modo poco strategico. Invece di progettare interventi mirati a contrastare lo spopolamento e rilanciare l’economia, si è optato per la realizzazione di opere discutibili, come l’impattante hub per i pullman, la fontana fuori contesto e l’inutile pista ciclabile che ha deturpato il viale storico. Interventi sganciati dalle esigenze e dalla storia del luogo e poco attenti a valorizzare il patrimonio e l’identità di un paese alle porte del parco.
Una gestione divisiva. Il sindaco ha escluso le forze di opposizione dal processo decisionale, impedendo una visione condivisa. In un momento cruciale, segnato dai terremoti del 2009 e 2016 e 2017 e dalla calamità della neve, sarebbe stato fondamentale unire le forze per la ricostruzione materiale, sociale e culturale. Invece, l’amministrazione ha preferito una narrazione autocelebrativa, presentando come rivoluzionari anche interventi già progettati e finanziati dalle precedenti amministrazioni.
Le priorità mancate. Nonostante le ingenti risorse, l’amministrazione non ha affrontato lo spopolamento né rivitalizzato il centro storico, da dove le attività commerciali si sono spostate verso la statale o hanno definitivamente chiuso. Progetti strategici, come la RSA già finanziata, sono stati abbandonati per ritardi negli adempimenti, mentre interventi culturali di lungo respiro e politiche giovanili sono stati del tutto trascurati.
Proposte per il futuro
Come opposizione, proponiamo:
1. Una gestione trasparente e partecipata del bilancio.
2. Un piano strategico per contrastare lo spopolamento, sostenendo attività commerciali e creando opportunità lavorative.
3. La valorizzazione del patrimonio storico e culturale, con interventi rispettosi dell’identità del paese, come la riqualificazione dell’illuminazione del centro storico e il recupero del parco attrezzato del fiume Vomano.
4. Una gestione oculata delle risorse, garantendo sostenibilità finanziaria.
Dopo cinque anni, è evidente che l’amministrazione non ha centrato gli obiettivi di cui Montorio aveva bisogno. Il paese merita una visione condivisa e una gestione responsabile, orientata alla crescita sociale, culturale ed economica. Come opposizione, continueremo a lavorare per garantire che queste priorità diventino realtà.