Montorio, “Voragine nei conti del Comune”
Il gruppo Montorio Guarda Avanti sottolinea tutte le criticità
Montorio. “Il rendiconto finanziario 2023 del comune di Montorio al Vomano si è chiuso con un disavanzo di euro 986.769,93”.
A farlo sapere sono i consiglieri del gruppo Montorio Guarda Avanti, Eleonora Magno e Andrea Guizzetti.
“Il consiglio comunale lo ha approvato con un’esigua maggioranza di sette consiglieri (compreso il sindaco) contro sei. Il sindaco Altitonante ha superato sé stesso nell’uso fantasioso di numeri e parole, per arrivare alla contorsione logica di dichiarare solo virtuale l’enorme debito generato dalla sua gestione imprudente”.
“Questo disavanzo, reale e grave contro ogni proclama mistificatore dell’attuale maggioranza, non ci stupisce affatto. Era già ampiamente prevedibile nell’andamento del rendiconto 2022 per il quale, ricordiamolo, furono necessarie ben tre elaborazioni contabili e relative delibere di Giunta per arrivare al documento definitivo. Subito dopo l’insediamento dell’attuale amministrazione Altitonante, eravamo a fine settembre 2020, il rendiconto dello stesso anno, che va riferito alle amministrazioni precedenti, si chiuse con un avanzo di amministrazione. Il disavanzo di oggi, di quasi 1 milione di euro, è chiaramente la risultante di una gestione senza controllo e di un impulso sfrenato alla spesa da parte del nostro Sindaco, con la compiacenza di tutti i suoi consiglieri e assessori”.
“Il bilancio evidenzia a nostro giudizio ulteriori criticità per almeno 600.000,00 euro, un’altra voragine preannunciata, dovuta a fantasiose previsioni sulle entrate IMU. Ci preoccupa inoltre il contenzioso milionario avviato dal M.O.TE., precedente gestore del servizio di igiene urbana, che rivendica anche il pagamento di diverse fatture per qualche centinaio di migliaia di euro. Ci risulta poi ancora in corso il contenzioso avviato da BBF Bank quale cessionario di fatture per l’energia elettrica non pagata a Hera Comm per un importo di circa 130.000,00 e il Sindaco ci ha informato dell’esito negativo per il nostro Comune del contenzioso avanzato dalla proprietà dei terreni dove dovrà sorgere l’Hub Sosta Bus, quindi della necessità di procedere al riconoscimento di un debito fuori bilancio di euro 60.000. Siamo a conoscenza anche del contenzioso in corso per un vecchio esproprio dell’area dove è sorto il Poliambulatorio e della presenza di altre vertenze, che mettono a rischio seriamente la tenuta economica e sociale di Montorio”.
“Insomma il sindaco e quel che resta della sua maggioranza stanno lasciando una cambiale salata che dovranno pagare i nostri concittadini e toccherà alle future amministrazioni lavorare in salita per porvi rimedio, partendo già dalla prossima, che troverà un buco economico di enormi dimensioni e innumerevoli contenziosi generati dall’attuale gestione. Esprimiamo infine il nostro forte dissenso sull’aumento della tassa (TARI) sui rifiuti che graverà in particolare sulle famiglie”.
“Ormai siamo alla fine di questa legislatura e dobbiamo evidenziare che a fronte delle ingenti risorse piovute sul paese grazie al PNRR, a fronte dell’indebitamento indiscutibilmente certificato dal rendiconto appena approvato, non vediamo nessuna chiara prospettiva di sviluppo per il nostro comune. Gli interventi progettati e n parte realizzati non sono tenuti insieme da una visione capace di comprendere e valorizzare le vocazioni e le potenzialità del territorio”.
“L’ultimo punto all’ordine del giorno del consiglio, l’approvazione dello Statuto dell’Unione dei comuni, ha chiaramente mostrato che questa amministrazione è incapace di cogliere le prospettive di sviluppo economico e culturale offerte a Montorio come punto di riferimento del nostro magnifico comprensorio montano. Mentre cresce dappertutto la consapevolezza che ri-abitare l’Italia delle aree interne rappresenta la sfida più urgente del nostro tempo per combattere lo spopolamento, ravvivare l’economia e migliorare la qualità della vita, il nostro sindaco si ostina a ingaggiare con i comuni più piccoli del circondario una sterile prova di forza su chi debba comandare. Una interpretazione davvero miope e infantile delle relazioni istituzionali e del ruolo di primo cittadino”.
“Assenza di visione e arroganza, i due ingredienti micidiali che rischiano di condannare Montorio all’irrilevanza. Avevamo un’identità e una tradizione su cui caratterizzare il nostro importante centro storico alle porte del Parco e invece ci stiamo rassegnando a essere un paese senza volto con una grande fontana di cemento lungo la strada statale”, conclude il gruppo consigliare.