
Si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Perugia il diciottenne romano agli arresti domiciliari con l’accusa di induzione o aiuto al suicidio di Andrea Prospero.
Il giovane è rimasto davanti al gip pochi minuti e poi ha lasciato il palazzo di giustizia a bordo di un’auto parcheggiata in un garage interdetto ai giornalisti e ai teleoperatori.
Con lui il suo difensore.
Secondo quanto si è appreso al termine dell’udienza l’indagato non ha fatto dichiarazioni spontanee e la sua difesa non ha presentato memorie.
In aula era presente il procuratore aggiunto di Perugia Giuseppe Petrazini che ha coordinato le indagini.
All’arrivo, l’auto con a bordo il diciottenne era entrata direttamente nel garage del palazzo che ospita le aule. Poi l’indagato ha raggiunto quella d’udienza da un ingresso secondario.