Morte Flavia Di Bonaventura: sconto di pena per l’investitore
Accolto il concordato in appello
Roseto. Uno sconto di pena, che scende a 4 anni 10 mesi e 20 giorni, nel giudizio di secondo grado. Che però mette una parola fine sull’esatta ricostruzione dell’incidente che costò la vita nel 2022 a Flavia Di Bonaventura, 22 anni di Roseto, che tornava a casa in bicicletta insieme a due amici.
Attraverso quello che viene definito concordato in appello (una sorta di patteggiamento) Davide De Felicibus, cameriere di Atri di 34 anni, che in quella notte travolese Flavia e altri due amici sulla Statale 16, a Scerne di Pineto, ha ottenuto una riduzione della pena, rispetto alla condanna di primo grado a sette anni con il rito abbrevviato (che prevede la riduzione di un terzo della pena).
Rispetto alla sentenza di primo grado, è stato proposta un’impugnativa molto dura, in appello, con la proclamazione della propria innocenza e attribuendo delle responsabilità ai ragazzi coinvolti nell’incidente e ad altri fattori. Appello che ha fatto registrare una ferma opposizione da parte della Procura di Teramo e dalle parti civili, difese dell’avvocato Claudio Iaconi.
Nella sostanza, però, la difesa di De Felicibus ha rinunciato nella sostanza all’appello relativamente ai motivi legati alla ricostruzione del tragico incidente.
C’è stata l’adesione al concordato in appello grazie al quale ha ottenuto uno sconto di pena perché legato al suo essere incensurato.
Uno sconto di pena – aspetti su di cui le parti civili non possono interferire – che ha condotto alla riduzione a 4 anni 10 mesi e 20 giorni di reclusione, con la conferma di tutte le altre pene accessorie (revoca patente, condanna al risarcimento milionario), il tutto come previsto dal codice di rito, che nel 2017 è stato innovato con la previsione del suddetto concordato in appello.
“Pur nel dramma, che nulla potrà mai ridurre, ci conforta che la giustizia abbia fatto il suo corso con l’accertamento delle responsabilità. Avevamo a cuore solo questo, la verità, accertata in primo grado ed interamente confermata in appello”, è il commento di Antonio Di Bonaventura, papà di Flavia.