Vittorio Sgabri a casa di Patrick. La tragica vicenda del giovane Patrick Guarnieri, morto nel carcere di Castrogno nel giorno del suo ventesimo compleanno ha sconvolto e indignato non solo il territorio teramano ma tutta l’Italia.
Affianco alla famiglia sono vicini numerosi cittadini, associazioni, professionisti ed esponenti della politica.
Nella giornata del 25 maggio 2024 anche il Prof Vittorio Sgarbi si è recato a Giulianova nell’abitazione della famiglia Guarnieri per portare le sue condoglianze, e unitamente al suo staff si e’ reso disponibile per far sì che il caso venga discusso con un’interrogazione al Parlamento Europeo il 15 luglio 2024.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha emesso un’importante ammonizione nei confronti dell’Italia riguardo alle condizioni carcerarie nel paese. Secondo la Corte, le prigioni italiane sono afflitte da sovraffollamento e carenze strutturali e sanitaria che violano i diritti umani dei detenuti.
La capacità e sulla volontà del governo italiano di attuare riforme
Tale ammonimento appresenta la necessità urgente di riformare il sistema carcerario del Paese per garantire il rispetto dei diritti umani.
Adele Di Rocco, presidente del coordinamento Codice Rosso puntualizza: “la Procura di Teramo ha aperto un’inchiesta tuttora in corso, ma ci sono elementi critici in primis c’è da dire che Patrick per aver violato l’obbligo di dimora è stato mandato in carcere di solito in questi casi come il suo si va ai domiciliari. Il ragazzo aveva un disagio grave adesso si tratta di capire se c’era compatibilità tra la situazione in carcere e le cause della sua morte”.